“Da anni i cittadini della città di Barletta, e segnatamente quelli della zona 167 che oramai costituiscono la metà della popolazione, attendono la fine dei lavori di “ricucitura” della città attraverso la realizzazione del “rammendo” più importante, ovvero il sottovia di via Andria”. La nota del Comitato di quartiere zona 167, a firma del presidente Giuseppe Di Bari, riporta l’attenzione sulla realizzazione di un’importante opera pubblica che tanto disagio sta arrecando alla mobilità urbana.
“Da anni si susseguono proclami, annunci, comparsate, commissioni che a ben guardare sembrerebbero niente più che una banalissima rappresentazione teatrale che negli anni ha visto ogni genere di “fauna” politica e ogni specie di amministratori esibirsi a turno giustificando il continuo procrastinarsi dell’opera a causa di sempre nuovi inconvenienti. Non va taciuto che il tratto di strada lungo almeno 4 chilometri che ha permesso ai cittadini di bypassare il cantiere per arrivare dall’altra parte della città ha gravato pesantemente sulle economie dei cittadini per milioni di euro.
Uno “psicodramma” potremmo dire che negli ultimi mesi ha visto l’amministrazione in carica annunciare come imminente l’apertura ma, ad oggi, una data certa non è dato conoscerla. I cittadini naturalmente stanchi ed avvolti nella sgradevole sensazione della presa in giro hanno cominciato a voler cercare delle risposte a tanti interrogativi rimasti fino ad ora inesitati. Hanno voluto guardare con i propri occhi lo stato dei lavori ricavandone l’impressione, con immenso stupore, che quell’opera, così tanto attesa, sembrerebbe gravida di insidie legate alla sicurezza degli utilizzatori.
Abbiamo quindi richiesto all’amministrazione comunale i documenti relativi all’opera per approfondire la questione in quanto il Comitato della zona 167 è legittimamente portatore di un interesse diffuso. Nell’interesse dei cittadini che rappresentiamo, abbiamo perciò seguito l’iter di accesso agli atti come prescrive la legge ottenendo, al trascorrere dei 30 giorni per l’accoglimento o il tacito diniego, un rifiuto la cui giustificazione, infarcita di riferimenti normativi, somiglia al “latinorum” di manzoniana memoria e tende presumibilmente ad allontanare la legittima attenzione dei cittadini dalla conoscenza dei fatti.
Di conseguenza, il Comitato della zona 167, legittimato dall’interesse diffuso, su sollecitazione dei cittadini / contribuenti di Barletta, ha inoltrato ricorso alla Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che disporrà le determinazioni a cui sia l’Amministrazione Comunale di Barletta come anche il Comitato della zona 167 dovranno attenersi. Ora nasce lecito l’interrogativo nei cittadini: “Forse l’amministrazione comunale di Barletta non vuole che i cittadini sappiano ciò che è avvenuto e ciò che dovrà avvenire?
Ciò che resta e che insospettisce è che ogni parte politica che negli anni si è succeduta, pur avendo accesso agli atti, non è stata in condizione di rilevare alcuna potenziale criticità? E da ultimo nasce il dubbio che persino una commissione di controllo appositamente costituita sia stata inspiegabilmente “cieca” pur disponendo di informazioni e capacità di controllo e addirittura richiedendo ulteriori due mesi di proroga in sede di Consiglio Comunale per portare a termine il proprio mandato. Tutti allineati e coperti quindi?
Attendiamo dall’amministrazione risposte immediate ai legittimi interrogativi; attendiamo di conoscere ogni aspetto legato alla sicurezza, stradale e idraulica, dell’intera opera del sottovia di via Andria.
Questa chiarezza si rende necessaria sia per porre rimedio a eventuali criticità, sia per consentire ai tecnici che dovranno valutare la conformità dell’opera la più ampia serenità di valutazione stante la grande responsabilità dell’incarico. I cittadini fiduciosi attendono”, conclude Di Bari.