Backstage – La folta chioma bionda sistemata da sola, in un camerino isolato, mentre tra una ciocca e l’altra dà disposizioni sul suo ingresso in scena e si assicura, con una inaspettata umiltà, che la sua presenza stellare non oscuri quella della vera ospite d’onore della serata “che non sono io”.
Il parterre è quello delle grandi occasioni perché di questo si tratta: la finalissima delle selezioni regionali di Puglia e Basilicata che si è svolta ieri sera, sabato 2 settembre nella villa comunale “Giuseppe Marano” di Andria è stata molto più di un evento “locale”.
Alla presenza della patron della manifestazione Patrizia Mirigliani in persona e di Valeria Marini, madrina e giurata stellare, quella che si è svolta ieri sera è stata una serata degna delle ribalte più importanti e a dimostrazione di questo, oltre alla diretta su Antenna Sud, c’erano anche le telecamere di Netflix, che hanno scelto di seguire la finale pugliese per inserirla in un docufilm di prossima uscita.
Carmen Martorana, ex modella e ora imprenditrice e organizzatrice di eventi, si conferma una solida certezza nel panorama meridionale e un pilastro su cui l’istituzione “Miss Italia” sa di poter fare affidamento, non a caso, dopo lo splendido lavoro delle edizioni precedenti, quest’anno la patron Mirigliani ha scelto di affidare a lei anche le tappe lucane.
Dopo aver seguito la prima tappa in assoluto del 2023 abbiamo voluto assistere in prima fila anche a questa finalissima, che non ha risparmiato sorprese e colpi di scena, ma che ha anche confermato come l’ambita fascia di Miss Italia sia tutt’altro che un sogno sorpassato, ma è anzi vivo e gode di splendida salute nel cuore di moltissime ragazze italiane, che gridano a gran voce “oltre alle gambe c’è di più”.
Una serata densa di momenti significativi in cui ovviamente non sono passate in secondo piano le protagoniste dell’evento, le 32 splendide miss che concorrevano per la prestigiosa fascia di Miss Puglia e per tutti gli altri titoli. Trentadue giovani e giovanissime donne che hanno riempito di bellezza e ambizioni la notte di Andria, sfilando prima nell’iconico body nero e poi in una splendida selezione di abiti da sposa e cerimonia curata dall’atelier barlettano Mondo Sposi.
Ingegneria, matematica, Marketing e medicina, sono solo alcune delle facoltà universitarie frequentate dalle ragazze che sognano si le luci della ribalta ma anche di realizzarsi in professioni meno luccicanti ma altrettanto prestigiose. Diversissime tra loro, più o meno avvezze a calcare una passerella, più o meno spigliate, hanno oggettivamente conquistato ognuna il proprio piccolo momento di gloria, grazie a quella luce negli occhi che solo un sogno davvero grande sa accendere.
La vincitrice del titolo di Miss Puglia 2023 è Katrin Quaratino di Altamura, splendida rappresentante della bellezza mediterranea che sogna la divisa da Carabiniere per “un profondo senso di giustizia che ho fin da bambina” e ama la kick boxing. Alle sue colleghe auguriamo di non farla arrabbiare mai troppo e a lei dedichiamo l’augurio che siamo riusciti a strappare a Valeria Marini in camerino mentre terminava di prepararsi per entrare in scena “alle ragazze auguro davvero di realizzare il loro sogno senza però dimenticare che una Miss oggi non è soltanto bellezza, ma è ciò che hai studiato, che sai fare…Miss Italia, insieme a Sanremo è l’unico vero show in Italia, e dà davvero la possibilità a tante ragazze di affermarsi, io ci credo molto.”
Mattatore della sera è il presentattore – come lui stesso ama definirsi – Christian Binetti, che regge splendidamente le quattro ore di palcoscenico senza vacillare un momento, neanche quando uno dei cameraman cade rovinosamente dalla passerella o quando tra il pubblico sembra scoppiare una rissa e invece è un papà comprensibilmente alterato per aver smarrito il figlio nella folla della serata. Con grande professionalità Martorana e Binetti gestiscono l’imprevisto, tirando poi un sospiro di sollievo quando il piccolo è stato ritrovato.
Come avevamo già intuito nella prima tappa a Molfetta, Carmen Martorana e tutto lo staff hanno scelto di dare alle serate un’impronta non solo leggera, ma anche ricca di messaggi precisi e focalizzati sull’attualità. Tra questi, anche per volere della stessa Patrizia Mirigliani, quello importante sulla sicurezza stradale.
Per far questo, durante la serata Christian Binetti ha portato sul palco il toccante monologo dal titolo “Cuore di mamma”, scritto dalla madre di una giovane vittima della strada, Jacopo Di Bari, ragazzo barlettano morto nel 2016 ad appena 22 anni in un incidente in cui ha perso la vita anche Marco Pietralongo, di 24 anni, amico di Jacopo. Dopo il monologo Binetti ha invitato sul palco Giuseppe Di Bari, padre del ragazzo, che con uno straziante quanto ficcante intervento, ha raccontato la storia dell’incidente in cui ha perso la vita il figlio e puntato il dito contro la responsabilità che ognuno di noi ha verso sé stesso ma soprattutto verso gli altri ogni volta che si mette al volante. Difficile trattenere le lacrime, come ha sottolineato anche Valeria Marini, che nel suo intervento ha voluto condividere col pubblico, con voce rotta, il ricordo di una cugina cui era molto legata, morta giovanissima in un incidente e mai dimenticata.
In una serata dedicata alle donne che si pone come obiettivo quello di essere presente nel mondo di oggi non potevano mancare riferimenti ai terribili fatti di cronaca delle ultime settimane: gli stupri avvenuti a Palermo e a Caivano. A parlarne è Patrizia Lomuscio del centro antiviolenza “Riscoprirsi” che afferma, senza troppi giri di parole “non sono le donne a dover cambiare vita, abitudini, ma sono gli uomini che devono smettere di usare persone, sentimenti e corpi a loro piacimento”.
Tutto rivolto alle donne anche l’intervento del professor Schitulli, presidente nazionale di LILT, con cui Miss Italia è schierata nella sensibilizzazione verso la prevenzione dei tumori femminili. Schitulli dal palco ricorda l’importanza salvavita di effettuare controlli periodici e annuncia l’impegno preso dalla sindaca di Andria Giovanna Bruno ad istituire un presidio LILT proprio nella città dell’olio. Invitata sul palco dallo stesso professore, Patrizia Mirigliani confessa al pubblico di aver avuto anche lei a che fare con la malattia per ben due volte e che proprio grazie a controlli e cure tempestive può definirsi guarita.
Una grande festa della bellezza e della femminilità a tutto tondo, piena di momenti divertenti ma anche, soprattutto, di spunti di riflessione necessari in un momento storico come quello che stiamo vivendo e in una manifestazione decennale che vuole restare coerente ma al passo coi tempi.
La vincitrice doveva essere la n:12 bellezza assoluta altezza fisico una barbie no la che a vinto una bambina non capite proprio niente e meno male che dissero che avevano studiato il viso figurati ♀️