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Legge elettorale pugliese, Mennea (Azione): “Depositata proposta per una legge più chiara”

"Forse a qualcuno fa comodo l'ambiguità di una legge che, a distanza di mesi dalle elezioni, non consente di sapere chi sono i rappresentanti eletti", dichiarano Mennea e Clemente in una nota congiunta

“All’esito delle elezioni regionali del 2020, e alla luce dei numerosissimi ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, in molti avevano lamentato l’inefficacia e la difficoltà di interpretazione di alcune norme della legge elettorale pugliese, annunciando repentini e decisi correttivi, ma finora nulla si è mosso, forse perché a qualcuno fa comodo l’ambiguità di una legge che, a distanza di mesi dalle elezioni, non consente di sapere chi sono i rappresentanti eletti”. Così i consiglieri regionali di Azione, Ruggiero Mennea e Sergio Clemente.

“Noi di Azione vogliamo che la Regione Puglia abbia un sistema elettorale più chiaro e trasparente e che garantisca la governabilità, e per questo, come avevamo preannunciato, oggi abbiamo depositato una proposta di legge che apporta alcune modifiche necessarie alla legge elettorale pugliese”.

“In sintesi, queste le modifiche proposte:

1)        Va inserita nella legge la doppia preferenza di genere, che nel 2020 fu imposta dal Governo con i poteri sostitutivi, e mai recepita formalmente.

2)        Il premio di maggioranza per chi vince le elezioni deve essere calcolato sulla base dei voti ottenuti dal Presidente eletto, nel rispetto della volontà degli elettori.

3)        È sancita l’incompatibilità della carica di Consigliere regionale e quella di assessore regionale. Chi si assume una responsabilità di governo, non può al contempo essere legislatore e attuatore delle leggi che approva. A tal fine, è istituita la figura del Consigliere supplente, che subentra al Consigliere eletto che entra in Giunta, e fino a quando ricopre tale carica. Tale modifica consente altresì una maggiore rappresentanza territoriale in Consiglio, alla luce della possibile diminuzione del numero dei Consiglieri, che potrebbero passare da 50 a 40.”

“Naturalmente, siamo aperti ad ulteriori miglioramenti e correttivi della legge vigente da parte di tutti i Colleghi Consiglieri, senza alcuna distinzione tra maggioranza ed opposizione, ma è necessario consentire agli elettori pugliesi di veder riconosciuto il rispetto della propria scelta democratica più e meglio di quanto lo sia stato finora. Per questo chiediamo che la discussione sia aperta immediatamente, con l’auspicio che con il sostegno di quanti più Consiglieri possibili questa proposta possa arrivare in Commissione e successivamente in Aula ed essere approvata dalla più larga parte possibile del Consiglio regionale”, concludono Mennea e Clemente.

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