Si definisce droga ogni sostanza stupefacente e/o psicotropa in grado di agire sul sistema nervoso centrale, andando ad alterare fenomeni psicologici come emozioni, ricordi, percezioni, abilità motorie e intellettive. Birra, vino, superalcolici, tabacco, cannabis, ecstasy, lsd, cocaina, eroina, morfina e metadone sono tutte droghe, ma solo alcune sono legali in Italia.
Il Testo Unico 309 del 1990 regola la produzione, il commercio e l’uso delle sostanze stupefacenti nel paese. Le sostanze vengono classificate come legali o illegali a seconda della loro collocazione nell’elenco prodotto dal Ministero della Sanità. In altre parole, l’illegalità non dipende dagli effetti che la sostanza produce sul corpo.
Ad oggi, chiunque intende coltivare, produrre, importare o esportare, commerciare o detenere sostanze stupefacenti o psicotrope deve essere in possesso dell’autorizzazione che viene rilascia dal Ministero della Sanità. Solamente le farmacie sono escluse dall’obbligo della autorizzazione per l’acquisto, la vendita e la cessione in forma di medicamenti o dosi.
La cannabis e i suoi derivati sono legali solo quando prescritti per uso terapeutico. In Italia, la cannabis terapeutica viene prescritta per curare e gestire i sintomi di molte patologie, tra cui il dolore nella sclerosi multipla o nelle lesioni del midollo spinale, il dolore cronico di origine neuropatica o oncologica, per il glaucoma e per la sindrome di Tourette.
Inoltre, dal 2016 è legale la cannabis light, ovvero quella con una concentrazione di THC inferiore allo 0,2%,
La produzione, la prescrizione e l’uso dei farmaci ad azione stupefacente a scopo terapeutico, come la morfina, sono legali solo previa autorizzazione.
Il Ministero della Salute emana un decreto annuale nel quale sono indicate le quantità di sostanze stupefacenti e psicotrope che possono essere annualmente fabbricate sia per il consumo nazionale sia per l’esportazione, in conformità alle quote assegnate all’Italia dall’organo di controllo internazionale di Vienna. Per quanto riguarda invece l’uso personale, per non incorrere in reato penale, si può detenere massimo 500 mg di principio attivo nel caso di cannabis, marijuana, hashish. Tuttavia, il possesso di droga è un illecito amministrativo anche quando non può essere considerato reato.
Avv. Lucia Lonigro