Il 12 maggio scorso si è aperto il dibattimento del processo per l’omicidio di Giuseppe Tupputi, il barista 43enne freddato a colpi di pistola l’11 aprile 2022 nel suo locale alla periferia di Barletta. L’imputato, Pasquale Rutigliano, 32 anni, ha reso dichiarazioni spontanee in aula, davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Trani: “Non sono un assassino, ho sparato verso il basso. Non avevo intenzione di uccidere, chiedo scusa alla famiglia”. Rutigliano è accusato di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi e detenzione e porto illegale di arma da fuoco.
Stando alla ricostruzione di quel tragico giorno, nel tardo pomeriggio dell’11 aprile di un anno fa Pasquale Rutigliano, sottoposto all’obbligo della sorveglianza speciale, entra nel bar “Morrison’s Revolution”, in via Rionero, e chiede una birra. Forse una frase del titolare fa scattare la reazione violenta di Rutigliano, che impugna una pistola calibro 9 ed esplode tre colpi. Per Tupputi non c’è scampo, colpito al petto muore all’istante.
Tutta la sequenza viene registrata dalle telecamere di videosorveglianza interne al locale. Rutigliano scappa a bordo di una bicicletta elettrica ma nella notte si costituisce presso il Commissariato; anche se, in un primo momento dichiara solo di aver violato l’obbligo della sorveglianza speciale. Il processo a suo carico prosegue con una prossima udienza fissata per il 9 giugno.