Questa mattina, 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani -supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno e con la collaborazione della Bundespolizei Austriaca- hanno dato esecuzione –nella città di Andria e nella città di Vienna, Austria- all’ordinanza di custodia cautelare -emessi dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta di questa Procura della Repubblica- nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 13 soggetti indagati per più episodi di estorsione, detenzione, produzione, coltivazione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso.
Il provvedimento cautelare è l’esito di attività investigativa, condotta dal 2020 al 2022 dalla Compagnia di Andria sotto la direzione della Procura della Repubblica, originata da approfondimenti investigativi su alcuni danneggiamenti di autovetture, perpetrati mediante taglio dei pneumatici, e di un episodio di minaccia ai danni di un soggetto del luogo, il quale avrebbe declinato la richiesta del gruppo di pusher per assoldarlo.
In particolare, il personale del Comando Stazione di Andria, nell’ acquisire le denunce, percepiva nell’immediato il come, quella efferata minaccia e quei danneggiamenti reiterati in un breve lasso di tempo, sottendessero questioni legate a dispute ben più gravi e per le quali era necessario un concreto approfondimento informativo. L’acume investigativo dimostrato dal personale effettivo al comando Stazione, legato ad una proficua conoscenza delle dinamiche criminali locali, ha permesso di dare origine all’attività conclusasi con l’odierna esecuzione.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa) si è potuta accertare l’esistenza di un gruppo criminale, costituito da ragazzi tra i 18 ed i 23 anni, con base ad Andria – ed in particolare in questa Piazza marinai di Italia e Piazza Soffici – dedito in modo stabile e duraturo allo smercio al dettaglio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hashish e cocaina, a locali acquirenti.
Due degli indagati –per i quali è stata disposta la misura cautelare in carcere- ricoprivano il ruolo di coordinatori e responsabili del gruppo, procacciando la sostanza stupefacente e definendo in prima persona le dinamiche funzionali poste in essere per la consumazione delle condotte criminose, che quanto alla cocaina consistevano nella compravendita della stessa, mentre per la marijuana rivela anche lo svolgimento di attività di coltivazione, produzione, confezionamento e successivo smercio. Una diversificazione di interessi criminali, tutti comunque, tesi ad ottenere la affermazione ed il consolidamento del predetto “gruppo” criminale nell’ambito spaziale “andriese”. Inoltre, amministravano la c.d. “cassa comune” del denaro ricavato dalla attività di spaccio, poi destinato ai pagamenti dei pusher e all’acquisto di tutto il necessario correlato all’attività di spaccio.
L’attività di indagine ha permesso inoltre di evidenziare la realizzazione di condotte: estorsive ai danni degli acquirenti che, incapaci di saldare lo stupefacente, erano privati della patente di guida fino a quando il debito non veniva saldato; violente, nei confronti di singoli spacciatori, allorquando questi non accettavano di aderire al consorzio di spaccio messo in atto dagli indagati.
Le investigazioni, supportate da attività tecnica espletata mediante intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati, riprese video, monitoraggio dei veicoli attraverso sistema di localizzazione satellitare GPS, ordinaria attività di polizia giudiziaria quali servizi di osservazione, controllo, pedinamento, acquisizione documentale, escussioni di testi, perquisizioni e sequestri, ha permesso di registrare un numero di cessioni davvero significativo, le cui richieste giungevano ai vari spacciatori mediante telefonate o sms, ovvero mediante messaggi sui social network o applicativi quali WhatsApp, Instagram, facebook e che le consegne avvenivano sia a domicilio – o comunque nei pressi delle abitazioni degli acquirenti – oppure nelle predette piazze o in luoghi prestabiliti, quasi sempre in zone periferiche della città, per eludere eventuali controlli delle Forze dell’Ordine.
Nel corso dell’attività, inoltre si è proceduto al deferimento in stato di libertà di 3 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, al sequestro di 1.735,00 euro- ritenuto provento attività illecita – materiale vario per il taglio e il confezionamento della sostanza, di schede telefoniche e telefoni cellulari nonché al rinvenimento di una serra con fertilizzanti, lampade ed il necessario per la coltivazione di piante di marijuana.
Il risultato conseguito costituisce l’esito della costante azione di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti da parte dei militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani associata alla campagna di sensibilizzazione ed informazione compiuta soprattutto nei confronti dei giovani con incontri realizzati presso gli istituti scolastici.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.