Dalle ore 04:00 di questa mattina, primo luglio, circa 70 Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Barletta-Andria-Trani – coadiuvati in fase esecutiva dai reparti specializzati dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno ed in collaborazione con la Compagnia Carabinieri di Desio (MB), dove si trova uno degli indagati – a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, stanno dando esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani -su richiesta della Procura della Repubblica di Trani- nei confronti di 13 indagati (4 in carcere; 9 agli arresti domiciliari), ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di cessione, offerta in vendita, distribuzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti e di importazione, trasporto e vendita di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, che giungevano nel porto biscegliese via mare, a bordo di barche di pescatori del posto.
Le misure cautelari sono state emesse all’esito dell’indagine denominata “Recover”, condotta dai militari della Tenenza di Bisceglie, a partire dal giugno 2022.
L’odierna operazione, giunge all’esito di un’attività investigativa condotta dai militari della Tenenza di Bisceglie, svolta sotto la direzione della Procura di Trani, scaturita dall’indagine a carico di due indagati di nazionalità albanese – la cui posizione risulta stralciata – dalla quale erano emersi collegamenti tra i predetti ed alcuni soggetti biscegliesi, oggetto di successivi approfondimenti che hanno consentito – attraverso attività tecniche e dinamiche – di acquisire un importante compendio indiziario a loro carico per i fatti contestati.
L’indagine ha consentito di raccogliere elementi con riguardo all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti – il cui rifornimento avveniva dal Nord Italia – nonché a quella di importazione, trasporto e vendita di tabacchi di tabacchi lavorati esteri di contrabbando – che giungevano nel porto biscegliese via mare, a bordo di barche di pescatori del posto – condotte in quel centro cittadino da soggetti risultati legati fra loro da stretti rapporti di fiducia – costruiti sull’assidua frequentazione – e di decifrare il peculiare linguaggio criptico utilizzato da alcuni degli indagati nelle interlocuzioni telefoniche.
Nel corso dell’indagine – protrattasi fino al febbraio scorso – sono state tratte in arresto dai Carabinieri della Tenenza di Bisceglie tre persone nella flagranza del reato di contrabbando di 1120 kg. di tabacchi lavorati esteri e sono stati compiuti numerosi ulteriori riscontri, a riprova del fatto che l’attività delittuosa sia proseguita – senza soluzione di continuità – nonostante gli interventi repressivi compiuti dai militari dell’Arma.
Gli indagati, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip – fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa – sono ritenuti responsabili – a vario titolo – in ordine a numerose cessioni di sostanza stupefacente, nonché dell’introduzione e vendita dei tabacchi lavorati esteri di contrabbando.
Espletate le formalità di rito, 4 soggetti sono stati associati alla Casa Circondariale di competenza, mentre 9 soggetti sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che -all’esecuzione della misura cautelare odierna – seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.