Ogni anno l’attesa dell’inizio dell’estate è accompagnato da una certa ansia: infatti, la preoccupazione più grande per i volontari di Legambiente (e non solo) è la tutela di un territorio sempre più oggetto di interessi diversi.
“Siamo ancora lontani dal punto di equilibrio tra gli interessi privati, la fruizione del bene comune e la tutela ambientale. Ogni anno ad inizio estate si torna a parlare di concessioni demaniali, qualità delle acque, impatti turistici e conservazioni dei paesaggi costieri.
Sono temi che, in Legambiente, affrontiamo ogni giorno dell’anno ben consapevoli che le caratteristiche naturali del nostro territorio rappresentano il principale attrattore turistico e che l’eccellente qualità delle acque pugliesi è fondamentale per i balneari della nostra regione. È anche per valorizzare il loro impegno che chiediamo da anni che si dia seguito in modo perentorio alla cosiddetta “legge Minervini”, che le amministrazioni locali diano attuazione ai “piani coste”.
Le nostre campagne, i nostri progetti sono la dimostrazione tangibile e quotidiana del nostro impegno. Da inizio anno abbiamo intensificato il nostro impegno sui territori con i nostri volontari che hanno garantito la conservazione dei paesaggi costieri. Per questo siamo basiti di fronte alle determinazioni regionali che prevedono di far rientrare nel sistema delle concessioni demaniali i cordoni dunali”.
“Siamo preoccupati. – afferma Maurizio Manna , responsabile aree protette e biodiversità in Legambiente Puglia – Per molti tratti della costa pugliese si fatica, di concerto con le amministrazioni, a mantenere in equilibrio il delicato sistema naturale delle dune. Delegarne ulteriormente il controllo e la tutela significa indebolire la protezione del territorio”.
I cordoni dunali rappresentano oggi la naturale protezione all’erosione costiera, proteggono dalle mareggiate, sono ricchi di quella biodiversità per cui la Puglia è conosciuta nel resto del mondo.
“Come Legambiente abbiamo diversi progetti attivi in Puglia volti a proteggere le dune – dichiara Daniela Salzedo, direttrice di Legambiente Puglia – “è un impegno che i nostri volontari portano avanti con professionalità ed orgoglio perché la conservazione del paesaggio costiero tutela anche il paesaggio retrodunale. Auspichiamo a questo punto che la Regione Puglia rifletta attentamente sulla priorità di dare attuazione ai piani costa senza disperdere energie in provvedimenti di dubbia utilità come questo”.