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Porto di Barletta, rimosso ordigno residuato bellico da 100 libbre

Le attività sono state coordinate dalla Prefettura – UTG di BAT

Si sono svolte con successo le operazioni finalizzate alla rimozione dell’ordigno residuato bellico – una bomba d’aereo da 100 libbre con caricamento al fosforo bianco – rinvenuto nelle acque del Porto di Barletta. Le attività coordinate dalla Prefettura – UTG di BAT hanno avuto inizio alle ore 8.15 di ieri, 14 gennaio, con l’apertura del Centro di Coordinamento Soccorsi presso il Palazzo del Governo alla presenza dei numerosi enti coinvolti nelle diverse fasi di intervento (salpamento, trasferimento e distruzione) e della Protezione Civile Regionale. Le operazioni tecniche necessarie per il salpamento e la successiva distruzione dell’ordigno sono state effettuate dal nucleo SDAI di Taranto della Marina Militare – supportati dalla Capitaneria di Porto di Barletta – e dall’11° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito.

La Questura di Andria ha curato il coordinamento finalizzato a garantire la cornice di sicurezza nell’area di rischio e – unitamente al Sezione di Polizia Stradale Bat e al Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri – durante il percorso seguito dal convoglio che, dopo il salpamento, ha condotto l’ordigno nel sito individuato per la distruzione dello stesso in condizioni di sicurezza. Grande supporto fornito anche dalla Polizia Locale di Barletta e dalle Polizie Locali dei Comuni interessati dal transito del convoglio, Trani, Bisceglie e Corato, nonché dal Commissariato di P.S. di Corato e dal Comando provinciale della Guardia di Finanza.

Il dispositivo sanitario è stato assicurato dalla Corpo Militare di Croce Rossa, dall’Asl 118 Bat e dalla Centrale operativa 118 Bari – Bat, mentre le misure di soccorso tecnico sono state garantite dal Comando dei Vigili del Fuoco della Bat. Nelle attività sono state coinvolte anche l’Arpa Puglia per i rilievi ambientali e l’Associazione Radioamatori Italiani a supporto delle comunicazioni tra il CCS istituito in Prefettura e i posti di comando presenti presso i siti operativi.

Le attività – preparate nel corso di tavoli prefettizi di coordinamento svolti negli scorsi mesi – si sono svolte in totale sicurezza per la popolazione e sotto il profilo ambientale e si sono concluse alle ore 12.30 circa – con quattro ore di anticipo rispetto a quanto preventivato – senza disagi per la cittadinanza e per il traffico veicolare.

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