“La Regione Puglia ha necessità di dotarsi in tempi stretti di uno strumento utile a tutelare le fasce deboli della popolazione in tema alimentare, nonché incentivare la riduzione degli sprechi e riconoscere, valorizzare e promuovere temi quali la solidarietà e la beneficenza, con l’obiettivo di recuperare e redistribuire le eccedenze alimentari e i prodotti farmaceutici in favore di persone in stato di povertà o grave disagio sociale”. Lo affermano in una nota congiunta il capogruppo PD in Consiglio regionale Filippo Caracciolo e la consigliera regionale e vicesegretaria del PD Puglia Lucia Parchitelli.
“Il Partito Democratico ha raccolto la preoccupazione manifestata durante il periodo natalizio dalle Caritas del territorio circa l’aumento di richiesta di beni alimentari in Puglia. La risposta dell’Istituzione regionale non deve esaurirsi in un aiuto, una semplice donazione o erogazione saltuaria, ma in una Legge quadro che fornisca una disciplina organica e contenga anche degli indirizzi specifici, quale, ad esempio, la lotta alla denutrizione e alla malnutrizione infantile, spesso causa, come emerso da studi sulla popolazione inglese, di ritardo nello sviluppo dei bambini.
Con questa Legge, la Puglia si affiancherà ad altre Regioni italiane nell’affrontare questa problematica, introducendo – e questo è un unicum nazionale – l’Osservatorio regionale di coordinamento per la lotta allo spreco alimentare, nel quale saranno coinvolti gli enti e gli organismi caritativi già operanti nel settore, ma anche le ONG. E’ importante sottolineare il valore politico dell’intervento legislativo, in quanto rileva e raccoglie un bisogno sociale, e fornisce una risposta in termini di erogazione e ridistribuzione delle risorse.
Il Partito Democratico, dopo il deposito della Legge, intende avviare nelle Commissioni consiliari competenti un lavoro di confronto aperto tra tutti i colleghi Consiglieri e le realtà operanti coinvolte, con l’obiettivo di discutere il miglioramento delle condizioni socio-economiche delle persone vulnerabili e dei servizi di sostegno alimentare”.