È stata presentata questa mattina nel foyer la stagione teatrale 2023/2024 del Teatro Curci. Al ricco cartellone di prosa e danza si affianca la fitta programmazione della stagione musicale, giunta alla quarantesima edizione, densa di appuntamenti significativi.
Un invito a teatro che parte già dal manifesto ufficiale su cui torna un’opera di De Nittis: una dama all’opera intenta a scrutare il palco col suo monocolo d’avanguardia e allo stesso tempo ci incoraggia a scoprire tutta l’offerta della stagione che sta per aprirsi. Programmazione che è il frutto del grande impegno profuso dal Comune di Barletta, dal Teatro Curci e dalla proficua collaborazione con il consorzio Teatro Pubblico Pugliese, che aveva già dato ottimi risultati con la Disfida 2023. Un impegno volto a rendere il Teatro Curci e Barletta stessa punti di riferimento culturali non solo locali ma anche regionali e nazionali, strizzando l’occhio anche all’estero.
Per l’anno teatrale ‘23 – ‘24 si è scelto di rafforzare il comparto comico, che riscuote sempre un grande successo, con quattro appuntamenti di rilievo. Si parte con Angelo Duro, che ha registrato subito un sold-out e la programmazione in corsa di una seconda data e si prosegue con Pinuccio, la coppia Nuzzo e Di Biase e Nino Frassica, più un grande quinto evento che vedrà protagonisti Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli per lo spettacolo di Capodanno.
Per la prosa invece saranno Lino Guanciale e Francesco Montanari a dare il via alla stagione con “L’uomo più crudele del mondo” in scena il 17, 18 e 19 novembre. Sul palco storico della città della Disfida si affacceranno tra gli altri Alessandro Haber, Paolo Sassanelli, Monica Guerritore e Claudio Casadio che riporteranno sulle scene il classico di Federico Fellini “Ginger e Fred”, e ancora Alessio Boni con Iaia Forte, Claudio Bisio, che fresco dell’esordio alla regia cinematografica con “L’ultima volta che siamo stati bambini” porterà in giro per i teatri d’Italia il monologo “La mia vita raccontata male”. Ultimi ma solo per ordine di apparizione, Angela Finocchiaro e Ferzan Ozpetek, che porterà in scena un adattamento del suo film “Magnifica presenza”.
Nell’ottica di rendere il teatro un luogo di tutti e per tutti, che è uno dei punti cardine della visione del primo cittadino Mino Cannito, si è scelto di incrementare anche la proposta nella sezione Famiglie a teatro, con ben tre opere nella prosa e tre musical: Shrek, Neverland e Alice in Wonderland – Reloaded. Quest’ultimo arriva finalmente a calcare le scene barlettano dopo l’annullamento forzato a causa del Covid-19.
Per l’inizio ufficiale della stagione musicale curata dal direttore artistico Francesco Monopoli, bisognerà attendere il 29 dicembre, quando l’Odessa Philarmonic Orchestra sarà protagonista del concerto di Capodanno. Una scelta anche simbolica quella di invitare una realtà Ucraina a celebrare la fine di un anno e salutarne uno nuovo, nella speranza che porti con sé la tanto agognata pace. Un assaggio della qualità della selezione musicale di quest’anno si avrà però il 25 novembre nell’ambito del Barletta Piano Festival, che vedrà esibirsi prima in una matinée per le scuole e poi nel consueto orario serale la BJBU – Bocconi Jazz Business Unit
Si prosegue poi con Alexia e la sua band che porteranno tra le storiche quinte del Curci il MY XMAS LIVE TOUR per poi seguire tra glia altri, con Raiz (voce del gruppo Almamegretta) e RADINCANTO, Peppe Servillo con Javier Girotto e Natalio Mangalavite. Nella corposa offerta nel periodo natalizio spicca anche “Clara e la notte di Natale, ovvero lo Schiaccianoci” coreografato e diretto da Mauro De Candia.
Alla conferenza stampa erano presenti sindaco Mino Cannito, L’assessore alla cultura Oronzo Cilli e il dirigente comunale alla cultura Savino Filannino, il presidente della VIII commissione consiliare permanente cultura – pubblica istruzione Ruggiero Fiorella, Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese, il direttore artistico dell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” Mauro Monopoli e Francesco Caporale, presidente dell’Associazione “Amici della Musica – Mauro Giuliani”.
Innegabile l’orgoglio con cui tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti hanno presentato la stagione 2023/2024, risultato di un lavoro accurato e costante che si porta avanti da anni, volto a rendere Barletta una punta di diamante nella proposta culturale del sud Italia e non solo. Lo storico Teatro Curci è uno dei fiori all’occhiello dei teatri pugliesi e la qualità della programmazione che di anno in anno migliora e si arricchisce di produzioni nazionali e internazionali ne è una conferma tangibile.
Significative le parole del primo cittadino che scansa il rischio di autocelebrazione fine a sé stessa rivendicando lo sforzo enorme che si sta compiendo su più fronti per sprovincializzare Barletta e portarla a competere con le realtà nazionali più prestigiose. Dalle trasferte internazionali della collezione De Nittis, al successo dei Mondiali di Coastal Rowling e Beach Sprint appena conclusi, per arrivare poi alla granitica certezza del Teatro Curci, che è entrato ormai di diritto nel circuito delle tournée nazionali.
Il sindaco sogna di portare il teatro nelle piazze e nelle periferie, ma confessa che per il momento si tratta solo di un suo sogno nel cassetto. Quello che c’è di concreto invece è la consapevolezza che la cultura è un servizio e che, come tale, deve essere aperto e accessibile a tutti i cittadini, con una proposta il più possibile trasversale. Ma c’è anche, dice, “la necessità di prendere coscienza nella nostra potenza culturale”.
Al termine della conferenza stampa abbiamo chiesto un commento a Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese, ecco cosa ci ha detto.
Dottor Levante innanzitutto è innegabile il successo enorme dell’edizione 2023 della Disfida di Barletta…
Si, siamo molto contenti e continuiamo a registrare feedback positivi su quello che ha rappresentato dal punto di vista artistico ma anche, penso, per il coinvolgimento della cittadinanza. Quindi rinnoviamo questa collaborazione storica con il comune, che quest’anno vede il Teatro Curci al centro della nostra attività.
Che tipo di accoglienza, intesa come sistema culturale, ha trovato a Barletta, è un sistema che comunque funziona oppure è una macchina che va un po’ oliata, rodata…?
Come sempre si può fare sempre meglio e noi continueremo a collaborare con l’amministrazione per fare meglio. Il Teatro Curci è noto per la sua capacità di ospitare e di programmare, non è un teatro che fa produzione; quindi, diciamo che ha una sua vocazione ben precisa e il fatto che ospiti ogni anno tante rassegne e tante stagioni è proprio il segno di questo tratto così distintivo. Ci sono anche altri spazi e altre realtà che potrebbero essere valorizzate e so che l’amministrazione è intenzionata a far esprimere le capacità creative e artistiche, partendo da quelle già esistenti per arrivare a realtà nuove che si affacciano sulla scena.