La protesta degli agricoltori che infiamma le piazze d’Europa con manifestazioni, cortei e blocchi stradali ha raggiunto anche la nostra provincia, con un primo presidio, ieri 2 febbraio, a Trinitapoli (BT).
Esplosa in Germania, ha contagiato Francia e Paesi Bassi, arrivando poi in Italia e Spagna. La categoria dei produttori agricoli esprime rabbia contro le norme europee del settore, giudicate penalizzanti.
A Trinitapoli nella giornata di ieri trattori lungo la strada ma “senza impedire l’accesso ai fondi per i raccolti” ai colleghi: uno “sciopero bianco”, come precisano i partecipanti.
I motivi della protesta sono identici in tutta Italia e non solo: “l’ecologia punitiva” del nuovo Green Deal, vista come eccessivamente severa nei confronti del mondo agricolo, l’import di prodotti low cost, l’obbligo di destinare almeno il 4% dei terreni coltivabili a funzioni non produttive e l’obbligo di effettuare rotazioni delle colture e di ridurre l’uso di fertilizzanti di almeno il 20%. Per gli agricoltori si tratta di decisioni che renderanno il settore agricolo europeo ancor meno competitivo.