Sono stati 18.058, provenienti da 640 ospedali di 83 Paesi al mondo tra cui il “Bonomo” di Andria, i pazienti interessati ad uno studio prospettico internazionale – condotto nel 2023 – sull’adozione di un approccio sistemico per valutare l’accesso e la qualità dell’assistenza sanitaria elettiva a livello globale, basandosi sulla patologia erniaria inguinale.
I risultati, pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “The Lancet Global Health”, hanno evidenziato che i tassi della chirurgia in urgenza sono risultati in aumento dai paesi ad alto reddito e che i tempi di attesa complessivi per gli interventi in elezione sono stati simili in tutto il mondo (in media 8 mesi dai sintomi all’intervento), in gran parte a causa dei ritardi tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi piuttosto che per l’attesa del trattamento.
Le misurazioni sono state effettuate seguendo le indicazioni dell’OMS e sono stati stabiliti gli elementi di accesso (tassi di interventi in urgenza, tassi di resezione intestinale e tempi di attesa) e di qualità (uso delle reti, tassi di ricovero giornalieri e complicanze postoperatorie). Questi parametri sono stati confrontati con i dati dei gruppi di reddito forniti dalla Banca Mondiale (paesi ad alto reddito, a reddito medio-alto, a reddito medio-basso e a basso reddito), adeguati per Paese ed ospedali.
Le complicanze si sono verificate in 2.415 pazienti (13,4%) su 18.018 e sono risultate più comuni dopo un intervento chirurgico in urgenza, meno comuni dopo un intervento chirurgico in day-hospital. I pazienti osservati sono risultati ancora lontani dagli obiettivi desiderati nella maggior parte delle fasce di reddito prese in esame, l’istituzione di percorsi dedicati potrebbe ridurre complessivamente i costi e aumentare la capacità del sistema sanitario.
“Questo studio – spiega il dott. Pasquale Cianci, dirigente medico dell’UOC di Chirurgia Generale del Bonomo di Andria e co-autore della pubblicazione – dimostra che l’assistenza sanitaria in elezione è essenziale per prevenire un eccessivo affidamento ai percorsi in urgenza. Abbiamo preso in esempio la cura dell’ernia inguinale come condizione tracciante, cioè una condizione per la quale esistono definizioni accettate e trattamenti comprovati ed economicamente vantaggiosi. Se trascurata questa patologia può necessitare di un approccio urgente che rende più complesso l’intervento chirurgico aumentando la percentuale di complicanze, come la resezione intestinale, che porterebbe ad un recupero ritardato ed a costi sanitari totali molto più elevati”.
“Una diagnosi precoce – conclude Cianci – con la rapida presa in carico del paziente è la soluzione che garantisce il ritorno dei pazienti rapidamente alla normale attività riducendo i ricoveri in urgenza ed il costo dei servizi sanitari”.