L’ex premier Giuseppe Conte, fautore con il Movimento 5 Stelle della sua introduzione, l’ha definita “una guerra ideologica sulla pelle dei più deboli”. La sospensione del Reddito di cittadinanza da parte del governo Meloni, comunicata via sms dall’Inps a 169 mila percettori, sta suscitando non solo polemiche ma veri e propri focolai di protesta disseminati lungo tutto il territorio nazionale: al punto che le Prefetture sono state allertate per garantire la sicurezza delle sedi Inps in vista delle manifestazioni programmate, soprattutto al Sud, per i prossimi giorni. In provincia di Palermo questa mattina, 31 luglio, un 60enne disoccupato è entrato a Palazzo di Città e ha gettato benzina per terra e su stesso, minacciando di darsi fuoco, appresa la revoca del sostegno economico.
Anche in Puglia la situazione è incandescente: “Le nostre sedi in queste ore sono prese d’assalto, in presenza e con telefonate, le persone sono disperate, non sanno come fare ora senza quel sussidio”, dichiara Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia.
“Basta leggere – afferma la Cgil – i report di Anpal e Inps sul Reddito di cittadinanza per capire l’emergenza sociale che attraversa la Puglia, dove oltre 80mila persone sono povere benché occupate. In Puglia il 27,5% dei presi in carico ha necessità di aggiornare le proprie competenze, il 50,9% di riqualificarle”.
Nell’ultima rilevazione Inps relativa al mese di giugno, i nuclei famigliari in Puglia beneficiari del Reddito di cittadinanza erano 86.567 per 194.392 persone coinvolte, l’importo medio mensile è stato di 593 euro. Oltre 22mila dei beneficiari sono residenti nell’area metropolitana di Bari, seguono Lecce e Taranto co 16mila, Foggia con 14.500, quindi la Bat con 9.600.