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Regione Puglia, dal POC 20 milioni di euro per il turismo 2024

La Puglia ricorre al Programma operativo complementare (POC) per garantire le risorse utili a finanziare le politiche del turismo per il prossimo anno

 La giunta regionale pugliese attinge dal POC per salvare il turismo dal ritardo dei fondi nazionali: 20 milioni di euro per il 2024. La Regione Puglia, infatti, ricorre al Programma operativo complementare (POC) per garantire le risorse utili a finanziare le politiche del turismo per il prossimo anno.
Ieri, 30 ottobre, la giunta regionale ha approvato con delibera una variazione al bilancio annuale 2023 e pluriennale 2023-2025 per complessivi 20 milioni di euro a valere sulle risorse POC Puglia 2014-2020 per l’esercizio 2024. Le somme destinate al turismo si rendono immediatamente necessarie per la realizzazione degli interventi relativi al Piano strategico del Turismo “Puglia 365″ a cura dell’Agenzia Pugliapromozione per un importo pari a 19milioni di euro. Tra le varie attività finanziate rientrano la partecipazione alle fiere di settore, l’attuazione del piano media per la promozione della destinazione, il sostegno ai grandi eventi e agli spettacoli dal vivo, le azioni di co-marketing e le collaborazioni con porti, aeroporti, Rai ed altri soggetti, le iniziative per la governance della destinazione in previsione della definizione delle DMO regionali (Destination Management Organizzation), l’attivazione dei servizi digitali per monitorare l’esperienza turistica, lo sviluppo dei servizi e dei prodotti turistici per qualificare l’offerta e rafforzare la competitività del brand Puglia in Italia e all’estero. Alle risorse per le finalità del Piano strategico si aggiunge un milione destinato agli avvisi a titolarità regionale relativi ad “Infopoint” e “Ospitalità”.
 “Quello appena licenziato è un importante provvedimento del governo regionale – dichiara l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane. Con 20milioni garantiamo continuità e coerenza, per un altro anno, alla strategia del turismo e alle sfide connesse all’ampliamento della stagione turistica, al rafforzamento dell’internazionalizzazione e all’innalzamento della qualità del prodotto e dell’offerta turistica, con particolare riferimento ai servizi e alle competenze professionali. In attesa che le risorse FSC vengano sbloccate dal governo nazionale, abbiamo fatto in modo che la Puglia non fosse depennata delle principali fiere nazionali ed internazionali del turismo.
Si tratta di occasioni che permettono di incrociare domanda e offerta a beneficio dei nostri operatori: ossatura dell’industria turistica. Lo sforzo condiviso in giunta regionale nel reperire risorse, raschiando il fondo del barile del POC, testimonia la strategicità del turismo per lo sviluppo della nostra regione. Intendiamo supportare gli investimenti immateriali su cui si regge oltre il 13% del PIL regionale. A questi – conclude Lopane -, si aggiungeranno gli investimenti materiali derivanti dagli strumenti di finanza agevolata, come i nuovi PIA e MiniPia Turismo. Ringrazio per la collaborazione il presidente Michele Emiliano e l’intero esecutivo”.
 “La Puglia ha un’alta reputazione sulla scena internazionale e la Regione Puglia deve garantire supporto a un settore che sta facendo grandi sforzi per innovarsi, specializzarsi, differenziarsi e destagionalizzare l’offerta”, ha osservato il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, rimarcando “la necessità di una manovra per finanziare attività che non tollerano stop: come sa anche il titolare di un piccolo B&B, nel turismo continuità e pianificazione sono essenziali per stare in modo convincente su un mercato in cui le destinazioni di viaggio si orientano scrollando uno smartphone”.
Il Programma operativo complementare è un fondo di 2,67 miliardi di euro nato nel 2020 a seguito della rimodulazione finanziaria dei fondi europei del Piano operativo regionale FESR-FSE 2014-2020 necessaria a sostenere la manovra anti crisi nell’ambito della pandemia da COVID-19. Il POC concorre, come completamento, al perseguimento delle finalità delle politiche di coesione con un limite temporale di spesa fissato al 2026. Larga parte delle risorse del Piano sono state già impegnate per opere e progettualità previste nella precedente programmazione.
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