“Palazzo della Marra: serviranno quasi due milioni per il restauro complessivo. Esattamente 1.862.518 euro come riportato dalla delibera adottata dalla giunta ad inizio mese. In particolare per la cifra di 641.018 euro corrispondente al primo lotto dei quattro ritenuti utili nel documento progettuale: ma sui quali l’amministrazione comunale può immediatamente contare nello stralcio iniziale solo per 300.000 euro coperti da due distinti capitoli di spesa. Cosicché la restante parte di 341.018 euro verrà finanziata (è scritto) “mediante candidatura del progetto a finanziamenti pubblici o altre risorse finanziarie da intercettare”. Così il giornalista Nino Vinella, anche a nome dell’Archeoclub d’Italia APS Sede storica di Canne della Battaglia Barletta Annibale, San Ruggero, Ettore Fieramosca, Giuseppe De Nittis”.
Che prosegue:“Politicamente, era questa in sostanza la risposta che la maggioranza si era volutamente riservata nel consiglio comunale dello scorso 15 novembre alla domanda di attualità presentata sul tema specifico da parte delle opposizioni ed in particolare del gruppo PD per bocca della consigliera Scommegna – ex dirigente ai beni culturali, già recente candidata sindaco – dopo la visita del ministro della cultura Alessandro Giuli alla collezione De Nittis ed alla Pinacoteca, riguardo allo stato di conservazione dello storico immobile e soprattutto della pregevole balconata della facciata principale di via Cialdini: aveva chiesto all’amministrazione tempi certi per il superamento di tutte le criticità apparse più che mai evidenti nella circostanza vista l’importanza storica ed estetica del monumento, come pure l’indiscutibile pregio della Pinacoteca De Nittis in esso custodita…”
LA CRONISTORIA – Nel 1956 il Palazzo entrò a far parte del demanio statale mentre solo nel 2003 la Soprintendenza per i Beni architettonici e per il Paesaggio della Puglia e il Comune di Barletta hanno convenuto sulla cessione dell’immobile destinandolo a fini museali, formalmente trasferito e acquisito al patrimonio comunale con delibera consiliare n. 40/2014 a seguito di un accordo di valorizzazione sottoscritto tra Demanio dello Stato, MIBACT, Comune. E che negli stessi ultimissimi provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale (delibera di giunta n. 342 dello scorso 5 dicembre) ha avuto un significativo rilancio con l’ok sullo schema di un modulato protocollo d’intesa fra Comune e Soprintendenza di cui si attende soltanto l’effettiva firma nei prossimi giorni.
Ad inizio ottobre è stato chiesto alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Foggia e Barletta-Andria-Trani, di poter usufruire delle loro professionalità per redigere la progettazione dell’intervento in oggetto e che la stessa Soprintendenza possa ricoprire il ruolo di Stazione Appaltante dei lavori in argomento, tramite stipula di apposito accordo in riscontro alla suddetta istanza la Soprintendenza nella quale ha accolto positivamente la richiesta formulata con la nota acquisita agli atti del Comune a fine ottobre.
Nella bozza del protocollo d’intesa al fine di regolamentare l’intervento in oggetto, il Comune, trattandosi di opere di restauro architettonico di bene vincolato, ritiene più opportuno che sia la Soprintendenza ad occuparsi sia della fase della progettazione sia della fase di direzione ed esecuzione lavori previo ottenimento del finanziamento in favore dell’Amministrazione.
LO STATO DI SALUTE – Tutto ciò è stato dettagliatamente riportato nella precedente delibera n. 107 del 24 aprile.
“Lo stato di conservazione dell’apparato decorativo scultoreo dell’edificio, realizzato in calcarenite locale e interessato da fenomeni di avanzato degrado materico, in particolare nelle aree più esposte di entrambi i fronti (sud e nord) esposti a smog e agenti atmosferici. Il fenomeno in progressivo avanzamento di decoesione ed erosione della pietra portano ad una alveolizzazione profonda e ben radicata, ad esfoliazioni, a microlesioni e a puntuali distacchi, generando solchi sulle superfici scultoree.
Dal 2015 risultano puntellati, a seguito di un intervento di messa in sicurezza, gli elementi di facciata che costituiscono il balcone, la soletta, i gattoni (il primo in particolare) e i fregi della balconata al primo piano del prospetto principale su Via Cialdini. A novembre 2023 il Settore Beni e servizi culturali segnalava diverse criticità che richiedevano particolare attenzione relativa al degrado complessivo del materiale lapideo dell’apparato scultoreo decorativo e degli elementi formali, strutturali ed architettonici del palazzo, in particolare del balcone sul prospetto principale e sui balconi in vico della marra, la loggia lato nord (primo piano lato mare), della corte interna e di caduta di intonaco nei vani allocati al piano terra (zona ascensore e locali adiacenti il giardino), infiltrazioni d’acqua piovana dagli infissi al secondo piano che affacciano sulla loggia.
Rilevato che è necessario intervenire per il ripristino della sicurezza, il consolidamento statico e la qualità degli elementi edilizi e decorativi che compongono l’edificio e considerato che – dopo l’attività di sopralluoghi e verifiche per analizzare le criticità segnalate a cura del personale del Settore Lavori Pubblici e Manutenzione – emergeva la necessità di eseguire indagini specialistiche e saggi propedeutiche ai lavori, sul prospetto lato Sud (Via Cialdini), l’atrio, sul prospetto lato Nord, loggia e area esterna (muro di confine), sul prospetto lato Est (Via della Marra) e sulle superfici verticali del piano terra.
LE COSE DA FARE – Conclude Vinella: “Al fine di individuare compiutamente i lavori necessari, è stato redatto il Documento di Indirizzo alla Progettazione (D.I.P.), redatto dall’ arch. Azzurra Pelle e dal dott. ing. Giuseppe Dipace per eseguire il “Restauro e Risanamento Conservativo di Palazzo della Marra” dove si prevede un’ipotesi complessiva, distinta per quattro lotti funzionali fra loro indipendenti, al fine di poter procedere o attraverso un unico macro-intervento (da scartare mancando i soldi necessari) o mediante lo sviluppo di quattro fasi di realizzazione dell’opera, in particolare: 1° Lotto – Restauro e risanamento conservativo di prospetto lato Sud (Via Cialdini) e atrio per 475.000 euro; 2° Lotto – Restauro e risanamento conservativo di prospetto lato Nord, loggia e area esterna (muro di confine) per 545.000 euro; 3° Lotto – Restauro e risanamento conservativo del prospetto lato Est (Via della Marra) 160.000 euro; 4° Lotto – Risanamento delle superfici verticali del piano terra per 200.000 euro. Che nel complessivo totale complessivo quel 1.862.518 euro già richiamato ad inizio.
E così avverrà, dopo aver rilevato che l’ordine numerico suindicato dei lotti rappresenta la cronologia di intervento, in relazione alla gravità del degrado, cosi come cosi definito nel documento di indirizzo alla progettazione”.