“Teatro Curci: al grande giubilo nazionalpopolare per il riuscito restauro della facciata, il rovescio della medaglia sta nelle pessime condizioni di quel suo… posteriore o “lato b” che si affaccia su via Ospedale dei Pellegrini, quasi come una vergogna da nascondere e come si rileva dalle foto scattate in questi giorni”. Cosi il giornalista e scrittore Nino Vinella, che prosegue: “Il regalo della Befana alla cittadinanza, che comunque si è già positivamente espressa verso i responsabili, arriverà proprio lunedì mattina con la riconsegna del cantiere post restauro di quella facciata tenuta nascosta dai ponteggi per il tempo ritenuto necessario.
Ma c’è anche un’altra buona parte dell’opinione pubblica cittadina che interroga sempre il Comune (sindaco, assessori competenti, dirigenti) proprio sulle condizioni della parte retrana del teatro Curci dichiarato nella sua interezza monumento nazionale e quindi abbisognevole per tutto il proprio insieme edilizio di appropriata manutenzione, anche straordinaria, e di cure.
Va infatti tenuto ben presente che proprio nella parte retrostante il Curci si sa Teatro col boccascena e la parte più elevata per le scenografie, le quinte mobili, i camerini ed i servizi per gli artisti e tutta la parte architettonica che sfugge agli occhi di chi ora si gode la restaurata facciata e la fa ammirare dal frontistante Palazzo di Città ma che è il fulcro del fabbricato teatrale come macchina di spettacolo più volte aggiornata dall’anno dell”inaugurazione, il 1872, pur nel mantenimento delle storiche caratteristiche costruttive”.
Conclude il giornalista Vinella: “Ci si attendono dunque le ulteriori determinazioni e le giuste coperture di spese per completare il restauro totale del nostro Curci. A quando?”