Sabato mattina 2 dicembre il sindaco Cosimo Cannito ha convocato la stampa per ufficializzare il ritiro delle sue dimissioni presentate il 24 novembre “per situazioni conflittuali causate da divergenze politiche e personali”.
Il seguito alle dichiarazioni del primo cittadino diverse forze politiche hanno manifestato i loro malumori e le preoccupazioni per una maggioranza che sembra ormai spaccata.
“Chiariamo che nessuno ha mai ricevuto ordini politici o buttato il cervello all’ammasso, a differenza di quello che vorrebbe descrivere il Sindaco. Abbiamo partecipato o meno a riunioni, approvato o meno provvedimenti, senza mai ricevere indicazioni o imposizioni da parte del nostro Presidente del Consiglio comunale, che ha partecipato alla pari con noi al processo decisionale del gruppo». Così i consiglieri comunali di Forza Italia Giovanni Ceto (segretario cittadino), Antonio Comitangelo (capogruppo), Raffaella Piccolo, Michele Maffione e Marcello Lanotte.
“Questa supposizione del Sindaco ci offende, così come è mortificante la nomina di un assessore senza aver consultato il Segretario cittadino ed il Capogruppo in Consiglio comunale. Questa circostanza, peraltro, dimostrebbe che i suoi problemi siano con l’intera classe politica di Forza Italia presente al Comune di Barletta che non si piega certamente ad una partecipazione acritica nella vita amministrativa della città. Noi abbiamo sempre condiviso scelte e posizioni, solo dopo il sacrosanto diritto di confrontarci, provvedendo sempre a portare avanti proposte e soluzioni per la città. Questo è ciò che continueremo a fare, senza strumentalizzazioni o posizioni preconcette. Ciò che funziona lo approviamo e ciò che non va proviamo a risolverlo, come abbiamo sempre fatto insieme ai nostri assessori ed al Presidente del Consiglio comunale, ai quali rinnoviamo approvazione per l’operato istituzionale ed amministrativo finora svolto”.
“Uno spettacolo indecoroso. Per l’ennesima volta la schizofrenia politica a cui ci ha abituato il centrodestra Barlettano si conclude con una maggioranza a pezzi» è quanto si legge nella nota diramata dal gruppo territoriale Movimento 5 Stelle Barletta.
“Non sappiamo se il Sindaco Cannito sia più sfortunato o semplicemente incapace di scegliere chi insieme a lui dovrebbe amministrare le istituzioni cittadine. I fatti dicono però che per la seconda volta il centrodestra Barlettano si sfalda, amici che diventano nemici nel giro di pochi giorni, un teatrino di dubbio gusto. Loro che avevano gridato a gran voce in campagna elettorale di una Barletta libera, ma che sembrano sempre più intrappolati in dinamiche politiche indecorose. A farne le spese purtroppo sempre la città e i suoi cittadini. Gli stessi consiglieri comunali, scappati durante il Consiglio Comunale del 24 Novembre dopo pochi giorni cambiano idea e, in preda al panico, cominciano una stucchevole gara a mezzo stampa chiedendo al Sindaco di non mollare, di andare avanti e per dirla in maniera semplice, di restare a galla. Ci sembra evidente però che la cacciata del Presidente del Consiglio, il ritiro delle dimissioni del Sindaco e la nomina di un nuovo assessore non abbia risolto la crisi politica nostrana perché lo strappo consumatosi nel litigioso centrodestra Barlettano sembra aver minato, forse definitivamente, l’ossatura portante di questa amministrazione.
Sia chiaro: per il Movimento 5 Stelle chi vince le elezioni ha il diritto e il dovere di amministrare ma compito di ogni amministratore è prima di tutto adempiere al proprio dovere con serietà e rispetto delle istituzioni, pensando al supremo bene della collettività e dei cittadini. Invece assistiamo all’incapacità da parte del Sindaco di risolvere definitivamente un malessere che nasce lontano, molto prima dell’emendamento non condiviso. La toppa è infatti sempre la stessa: la nomina di un nuovo assessore con l’unico intento di accontentare gli appetiti di una determinata forza politica o di un singolo consigliere comunale, magari proprio uno di quelli che in questi giorni si prodigava in pubblici endorsement verso il Sindaco. Se Cannito ritiene che ci siano le condizioni per andare avanti ed amministrare al meglio Barletta, noi per primi gli auguriamo buona fortuna. In cuor nostro però siamo tristemente certi che anche lui, a conclusione della giornata, una volta a casa, si chieda se questo spettacolo politicamente indegno sia quello che Barletta si merita”.
Così il gruppo consiliare del Partito Democratico composto da Rosa Cascella, Filippo Caracciolo, Lisia Dipaola, Giuseppe Paolillo, Santa Scommegna e Adelaide Spinazzola: “Cosimo Cannito continua a interpretare il suo consueto ruolo di vittima. Questa volta, però, si è superato: mai nella storia un sindaco ha attaccato così violentemente un presidente del consiglio comunale. La farsa di questa amministrazione è all’atto finale.
Nonostante “Cannito la vittima” sia la specialità della casa – affermano i consiglieri – il
sindaco, anche questa volta, ha letto un copione scritto male e di basso livello. Solo qualche settimana fa Cannito premiava Lanotte e il suo assessore Grimaldi con deleghe pesanti come l’ambiente e il Pnrr aggiunte a quella all’urbanistica che già deteneva. Oggi, all’improvviso, Lanotte è diventato il suo acerrimo nemico ed è addirittura accusato di aver tramato per mandarlo a casa. È evidente che a Cannito manca la lucidità necessaria per gestire in maniera coerente una situazione politica ormai allo sbando. Lanotte, così come altri protagonisti di questa triste storia, erano in maggioranza anche nella prima fallimentare esperienza a palazzo di città. Eppure, Cannito li ha rivoluti al suo fianco anche questa volta, con un unico fine, quello di vincere le elezioni a tutti i costi, senza un minimo di visione politica.
La verità è che Il sindaco nasconde la sua ormai conclamata incapacità di governare creando nemici immaginari utili a distogliere l’attenzione e a giustificare i suoi continui fallimenti. Questo squallido gioco ormai è sotto gli occhi di tutti. A credergli, forse, sono rimasti solo i suoi “fedelissimi” consiglieri, interessati unicamente alla spartizione dei sempre più remunerativi assessorati e che non lasceranno traccia di contributi utili alla città, considerato che di molti non conosciamo neanche il timbro della voce. Entrando nel merito di quanto dichiarato in conferenza stampa – aggiungono i dem – tanti sarebbero gli interrogativi da porsi e in particolare ci piacerebbe sapere se gli esponenti regionali evocati da Cannito che avrebbero chiesto la sua testa siano i consiglieri del centrodestra o il presidente Emiliano”.
“Ci sarebbe anche piaciuto – sottolineano i consiglieri Pd – che Cannito svestendo i panni della vittima, ed indossando una volta tanto quelli del sindaco, avesse convocato una conferenza stampa per spiegarci con altrettanta veemenza perché i lavori in via Andria non sono ancora conclusi o magari per affrontare altre tematiche che davvero interessano i cittadini. La maggioranza perde pezzi ed è ridotta ad un assalto alle poltrone veramente miserabile. La nostra speranza è che quanto sta accadendo sia l’ultimo atto di una farsa le cui conseguenze sullo stato della città sono amaramente tangibili. Quanto a Cannito se ha dignità chieda scusa ai barlettani e tolga il disturbo per manifesta incapacità”.