“Ritrovare mamma sarebbe il regalo di Natale più bello”, aveva detto il figlio Simone a dicembre scorso. Un desiderio che il mare pugliese ha esaudito: il corpo di Brunella Chiù, 56enne di Barbara (in provincia di Ancona), dispersa dal 15 settembre 2022 a causa dell’alluvione che un anno fa colpì le Marche, è stato ritrovato nelle acque delle Isole Tremiti. La conferma della compatibilità nella comparazione del Dna è arrivata dai Carabinieri del Ris di Roma ed è stata comunicata alla Regione dal Gruppo Carabinieri Forestale – Nipaaf di L’Aquila.
Brunella era l’ultima dispersa che mancava all’appello. Quel tragico giorno aveva tentato di salvarsi allontanandosi in auto insieme alla figlia Noemi di 17 anni mentre il figlio Simone, di 24 anni, era su un’altra auto. La violenza dell’esondazione del fiume Nevola, seguita a giorni di piogge torrenziali, travolse però le due donne: il corpo di Noemi venne ritrovato il giorno dopo nel fiume ma della mamma nessuna traccia per quasi un anno. Simone riuscì a salvarsi restando aggrappato a un ramo per ore.
Qualche giorno fa la svolta: dal mare che lambisce le Tremiti affiora il corpo di una donna, che viene sepolta nel cimitero di Vieste (Foggia). Gli accertamenti clinici hanno confermato in queste ore che si tratta proprio della 56enne marchigiana. Una notizia che restituisce almeno la serenità ai suoi parenti, proprio a pochi giorni dalla commemorazione di tutte le vittime dell’alluvione dello scorso anno, cerimonia che si terrà con una fiaccolata a Pianello di Ostra.