Giovedì scorso si è tenuta a Milano la seconda edizione del “The Podcast Era – Free 2 Create”, l’evento nazionale targato Spotify che ha riunito esponenti e appassionati del podcasting italiano per celebrare l’evoluzione del medium e anticipare le novità del settore per il 2025. Alla manifestazione sono stati invitati anche due giovani promesse barlettane: Ruggiero Disalvo, speaker e dj, e Vincenzo Domenico Stella, copywriter e articolista.
Partecipando all’evento, condotto da Camihawke e Alice Venturi, i due ragazzi hanno avuto l’occasione di affinare i propri ferri del mestiere e di confrontarsi con personaggi di spicco sulla scena nazionale. Difatti, un po’ come l’atteso Spotify Wrapped tira le somme sulle scelte musicali degli utenti, così il The Podcast Era ha analizzato l’ultima annata, evidenziando, faccia a faccia con i podcasters, le potenzialità e i punti critici dei loro prodotti.
Ciò che è emerso è stata soprattutto l’incredibile crescita del podcasting in Italia: quasi un utente su tre ascolta regolarmente podcast, un dato in linea con l’aumento globale di fruizione, pari al 40% rispetto al 2023. Inseguendo questo trend positivo e la loro passione, Disalvo e Stella stanno cercando di trovare il loro spazio in un campo affollato.
Il duo barlettano è principalmente impegnato con il podcast “Talk’n Beer”, dove, microfono e boccale alla mano, affonda in un divano di una birreria per addentrarsi in chiacchiere con gli ospiti, abbracciando argomenti come teatro, musica e sport in un’atmosfera rilassata.
Gli speakers sono inoltre fondatori di “Ideapodcast House”, startup che a pochi mesi dalla nascita ha già avuto modo di collaborare con importanti realtà culturali come il “Tessiture Festival” e il “TETA Festival”.
«L’esperienza è stata molto formativa -dichiara in merito Stella– specialmente per noi che ci approcciamo ormai da un annetto a un mercato che potrebbe essere potenzialmente saturo. Ci ha dato tanti spunti di riflessione. L’emozione è stata la padrona di tutto l’evento: si è vista non solo in noi, perché ci tremavano le gambe, ma anche nei creators, che si sono dimostrati molto disponibili, come Luis Sal, Olimpia Peroni, Piero Madaro, Giampiero Kesten, che ci hanno dato importanti dritte e che noi ringraziamo. Loro sono tutti podcasters che hanno deciso di fare di questa forma di intrattenimento il loro business principale. Vivere un ambiente come quello di Milano significa portare qui le conoscenze che abbiamo acquisito in queste giornate di formazione, per valorizzare il Sud e suoi talenti, raccontandolo e migliorandolo attraverso un microfono.»
«È stata un’occasione per fare networking con i colleghi nel settore. – conferma Disalvo– Io e Vincenzo abbiamo assorbito alcune skills tecniche da importare nei format che proponiamo nel territorio. Il nostro scopo -aggiunge- è quello di avvicinare i giovani al mondo della radio e dei podcast, soprattutto in maniera live, dato che i nostri podcast vengono registrati nei locali, nei pub e nei bar.»
Per Disalvo e Stella, dunque, la partecipazione a The Podcast Era ha rappresentato un’importante opportunità di immersione nel podcasting professionale, ma porta anche un valore simbolico alla comunità: accende speranze sul futuro locale del broadcasting e ricorda ai più scettici che anche in una città come Barletta non manca l’entusiasmo e la “voglia di fare” tipici della giovane età, atteggiamento spesso ed erroneamente dato per morto.