ScartOff compie dieci anni e spegne metaforicamente le candeline con un’installazione nei giardini del Castello. Quale festeggiamento migliore, per l’eco bottega di design e educazione ambientale, se non regalare ai suoi cittadini e sostenitori, un’opera immersiva, corale e – ovviamente – sostenibile?
La creatura di Michelina Rociola, da sempre luogo di incontro per chiunque voglia avvicinarsi e mettersi alla prova con il riuso e la sostenibilità, festeggia anche quasi un decennio di collaborazione con l’istituto Leontine e Giuseppe De Nittis, tra i primi a credere nel progetto di ScartOff e ad aprire le porte della scuola, e sono stati proprio i ragazzi della 5 L del liceo artistico a realizzare, sotto la supervisione di ScartOff e della professoressa Di Monte, la natività ispirata al Perugino che ieri, 22 dicembre, è stata installata nei pressi del villaggio di Natale presente giardini antistanti il Castello di Barletta.
Cartone e legno prossimi alla discarica sono diventati, nelle acerbe ma già sapienti mani degli studenti, un’opera di tutto rispetto, luminosa e ricca di dettagli. L’allestimento, che comprendeva un vero e proprio set fotografico, è stato montato sotto la cornice naturale di un ulivo, e permetteva a chiunque volesse, di entrare letteralmente nell’opera e farsi scattare una foto, che poi gli studenti inviavano in formato digitale in tempo reale.
Non solo sensibilizzazione ambientale quindi, ma anche un po’ di storia dell’arte condita dalla magia del Natale ormai dietro l’angolo, con la possibilità di avere una cartolina d’auguri unica nel suo genere.
L’Istituto De Nittis e la stessa professoressa hanno creduto sin da subito nel valore delle idee e delle ambizioni di ScartOff, sposando così la causa prima di Michelina Rociola: raggiungere e rendere consapevoli quante più persone possibili che la sostenibilità, il riuso e l’attenzione per l’ambiente devono essere in cima alle agende non solo di istituzioni e luoghi di formazione, ma devono entrare il più possibile nella vita delle persone, nelle case, spingendo proprio sulle nuove generazioni, terreno fertile da coltivare con impegno e costanza, affinché crescano adulti consapevoli e attenti.
Oltre a lavorare in orario scolastico, i ragazzi hanno dedicato alla realizzazione dell’opera anche tempo extra nel pomeriggio, e hanno raccontato ai nostri microfoni quanto oltre alla soddisfazione di vedere un’opera prendere vita praticamente dal nulla – non senza un certo stupore, confessano – questo progetto abbia influito sul rapporto del loro gruppo classe, portandoli a confrontarsi, a collaborare e a sostenersi l’un l’altro nella realizzazione dei vari passaggi.