È attivo da fine dicembre scorso e in pochissime settimane è diventato un punto di riferimento per adulti e ragazzi: è lo Sportello di ascolto e consulenza per bullismo e cyberbullismo aperto presso il L’Osservatorio Giulia e Rossella, centro antiviolenza barlettano che non ha bisogno di presentazioni.
Abbiamo incontrato Antonia Filannino dell’Osservatorio Giulia e Rossella – centro antiviolenza, che ai nostri microfoni ha raccontato il lungo percorso fatto fin qui nelle scuole, di cui questo sportello è un’estensione naturale e ormai necessaria.
L’Osservatorio Giulia e Rossella è presente da anni ormai nelle scuole di ogni ordine e grado per portare avanti un intenso e costante programma di sensibilizzazione sulle dinamiche della violenza a tutto tondo, con focus specifici su violenza di genere e bullismo, reale e virtuale.
Le campagne, articolate in due progetti distinti, “Io non casco nella rete” rivolto ai bambini di 3° e 4° anno di scuola primaria e “Il rispetto che mi aspetto” destinato ai ragazzi di secondarie di primo e secondo grado, sono ormai un appuntamento fisso per gli studenti, chiamati in prima persona a riflettere e confrontarsi su tematiche così delicate, ma anche per gli adulti di riferimento, docenti e genitori, con cui l’Osservatorio fa poi il punto della situazione in momenti di riflessione dedicati in cui vengono condivisi i risultati delle attività svolte in classe e si apre un dialogo. Proprio in questi momenti collettivi con gli adulti è emersa l’esigenza di supporto sul territorio, di un luogo fisico più intimo cui rivolgersi in caso di necessità.
Nasce così, quindi, lo sportello di ascolto per bullismo e cyberbullismo, uno spazio fisico ed emotivo destinato in prima istanza agli adulti che sentono il bisogno di un confronto con gli esperti. Psicologhe e assistenti sociali del centro, infatti, sono a disposizione ogni lunedì pomeriggio, per ascoltare e valutare insieme gli episodi che hanno fatto scattare l’allarme, per aiutare a comprendere gli eventi e strutturare un eventuale intervento competente ed efficace, se necessario, o consigliare l’approccio più corretto da avere se la situazione appare gestibile in famiglia.
Ma quali sono i campanelli d’allarme? “I genitori conoscono i propri figli e ne percepiscono anche le più lievi trasformazioni” ci dice la dottoressa Filannino, “ecco perché ascolto e osservazione sono gli strumenti più utili che abbiamo”. Qualche esempio concreto? Un silenzio fuori del comune, la tendenza a isolarsi nella propria camera più del solito, l’inappetenza e l’irascibilità. Certo soprattutto durante l’adolescenza intercettare queste alterazioni del comportamento si fa sempre più difficile, ma il sesto senso di una mamma e di un papà può andare bel oltre il muso lungo di un sedicenne arrabbiato col mondo.
Se c’è il dubbio che figli o studenti possano essere vittime di bullismo o bulli in prima persona una consulenza tempestiva può essere determinante per stroncare la violenza sul nascere, ma se il bullismo è conclamato?
“L’ammonimento è lo strumento più utile” ci dice Antonia Filannino, ed è importante che i ragazzi e i genitori lo conoscano e lo usino immediatamente per segnalare alla questura il bullo e avviare l’ammonimento formale.
Ricordiamo infatti, che la legge 71/2017 introduce l’ammonimento del questore come strumento di prevenzione e contrasto al cyberbullismo. Questa misura ha lo scopo di intervenire in modo educativo, aiutando il minore a prendere consapevolezza delle proprie azioni e delle relative conseguenze, evitando così di arrivare direttamente alla querela.
In caso di episodi di cyberbullismo, la vittima – o il genitore, se si tratta di un minore – può presentare richiesta al questore affinché venga emessa una diffida formale nei confronti del responsabile. Anche terze persone possono avanzare la richiesta, purché non sia anonima. La richiesta può essere presentata in qualsiasi stazione di Polizia o comando dei Carabinieri.
L’ammonimento è applicabile solo ai minori tra i 14 e i 18 anni e non può essere adottato se il soggetto è già stato denunciato per lo stesso episodio, per diffamazione o per minaccia.
Lo sportello di ascolto per bullismo e cyberbullismo è aperto tutti i lunedì pomeriggio dalle 16 alle 19 in via F. D’Aragona 143, per chi volesse fissare un appuntamento, questi sono i contatti telefonici:
3887504780 – 3803473374 – 0883414659
In una società che induce i ragazzi a esporsi e a performare sempre di più soprattutto online, il rischio di attirare comportamenti violenti da parte di un singolo o di un branco è – purtroppo – reale e frequente. Intervenire nel minor tempo possibile è l’unico modo per salvare il futuro dei ragazzi, e in troppi casi, la vita.