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Strage treni Andria-Corato, due condanne e 14 assolti. I parenti delle vittime: “Uccisi due volte”

Condannati solo il capostazione e il capotreno

“Una vergogna. Li avete uccisi due volte”. Scoppiano in lacrime alcuni parenti delle 23 vittime alla lettura, ieri sera 15 giugno, del dispositivo della sentenza di primo grado per la strage ferroviaria del 2016 sulla tratta Andria-Corato. Solo due le condanne del Tribunale di Trani, a sei anni e sei mesi di reclusione per il capostazione Vito Piccarreta e sette anni per il capotreno Nicola Lorizio, riconosciuti colpevoli di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni gravissime. Assolti tutti gli altri 14 imputati e la società Ferrotramviaria, che però dovrà risarcire, insieme ai due ferrovieri condannati, le vittime dell’incidente e le altre parti civili.

La strage dei treni avvenne il 12 luglio 2016, quando intorno alle ore 12 lungo la tratta Andria-Corato delle Ferrovie del Nord Barese si scontrarono frontalmente due convogli. Furono 23 i morti e 51 i feriti.

Per questo incidente  il pm aveva chiesto 15 condanne a pene comprese tra i 12 e i 6 anni di reclusione e un’assoluzione. Ma il Tribunale di Trani ha assolto con varie formule Enrico Maria Pasquini, all’epoca dei fatti al vertice di Ferrotramviaria; Massimo Nitti, direttore generale di Ferrotramviaria, Michele Ronchi, direttore di esercizio della società, Giulio Roselli, dirigente a capo della divisione infrastruttura, Francesco Pistolato, dirigente coordinatore centrale, Vito Mastrodonato, dirigente della divisione passeggeri, macchinisti e capitreno, Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, a capo unità organizzativa tecnica, Tommaso Zonno, della divisione passeggeri, Giandonato Cassano, ferroviere e istruttore, Virginio Di Gianbattista, all’epoca dirigente del Ministero delle Infrastrutture, Alessandro De Paola, direttore Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi), Pietro Marturano, direttore Ustif.

“Una sentenza di cui prendiamo atto – ha dichiarato il sindaco di Corato, Corrado De Benedictis – I nostri Comuni, Corato e Andria, si sono costituiti parti civili, e adesso attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza per le necessarie valutazioni conseguenti”. “È stato ampiamente acclarato che non vi era alcuna responsabilità da parte della Regione Puglia, che ha sempre cercato di fornire la massima efficienza possibile a quel servizio e oggi vediamo accertata questa esclusione di responsabilità da parte della Regione” ha commentato l’avvocato Vincenzo Zaccaro, legale della Regione Puglia.

 

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