Nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti illeciti alla Provincia Bat e al comune di Trani, i tre dirigenti finiti in carcere hanno preferito non rispondere alle domande del gip nel corso degli interrogatori di lunedì 15 luglio.
Si tratta del dirigente della Provincia Bat Vincenzo Guerra, dell’architetto Francesco Gianferrini, all’epoca dei fatti in servizio sia in Provincia che al Comune ma ormai in pensione, e dell’ingegnere Giuseppe Marselli, funzionario della provincia nonché direttore dei lavori presso il cantiere della discarica Cobema di Canosa: si sono rifiutati di parlare poiché non avrebbero avuto modo di prendere visione di tutti gli atti contenuti nel fascicolo e posti alla base dell’ordinanza di custodia cautelare.
Soltanto l’ingegnere di Barletta Paolo Misuriello, titolare dello studio professionale Sgm Ingegneria, avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee. Il professionista ha chiarito di aver già rinunciato a tutti gli incarichi pendenti con altre pubbliche amministrazioni e di aver chiuso ogni rapporto professionale con gli enti pubblici della Bat già da due o tre anni; pertanto, l’avvocato Carmine di Paola ha già avanzato richiesta di scarcerazione, non sussistendo il pericolo di reiterazione del reato.
Stando alle accuse della Procura di Trani, i liberi professionisti coinvolti si sarebbero assicurati l’affidamento di incarichi elargendo favori e varie regalìe. Gli episodi contestati riguardano i lavori di messa in sicurezza della discarica di Canosa, quelli per i bagni della scuola Archimede di Andria, la messa in sicurezza del viadotto Bisceglie-Ruvo-Corato e la vendita dell’ex mattatoio di Terlizzi.
