Dopo l’arresto di tre dirigenti, tra le nove persone finite in carcere e ai domiciliari, a seguito dell’inchiesta “Mercimonio” che ha fatto emergere presunti illeciti negli appalti della Provincia Bat, il presidente Bernardo Lodispoto lancia l’allarme: “Ci troviamo in seria difficoltà dal punto di vista organizzativo, con due settori completamente vuoti che dobbiamo affidare ad altri dirigenti”.
E’ quanto ha detto ieri, 17 luglio, a margine di una conferenza stampa indetta a Trani, a una settimana dagli arresti. “Noi ci siamo mossi già due anni fa, quando nell’ambito delle indagini sulla discarica Cobema di Canosa di Puglia furono fatte perquisizioni negli uffici della Provincia”: infatti, già all’epoca la Provincia Bat nominò un legale per una eventuale costituzione come parte offesa in un procedimento per i reati ambientali o altro reato in danno dell’amministrazione provinciale.
“Abbiamo fatto ricorso a una rotazione straordinaria e riunito l’ufficio provinciale disciplinare per l’adozione di provvedimenti”, ha precisato Lodispoto, ribadendo che questa vicenda “non ha alcun profilo politico”.
Il legale, l’avvocato Antonio La Scala, ha dichiarato di aver “chiesto gli atti per poterci poi eventualmente costituire parte civile nei confronti dei responsabili di questi gravissimi reati se tali dovessero poi essere dimostrati”.