“Il Comitato della Zona 167 desidera esprimere il proprio apprezzamento per l’avvio della installazione delle telecamere di sorveglianza nella zona 167. Questo passo, seppur tardivo, rappresenta un primo segnale di attenzione verso le problematiche di sicurezza che affliggono il nostro quartiere da tempo immemore. Tuttavia, ci sentiamo in dovere di sottolineare che tale iniziativa, benché lodevole, risulta insufficiente se non accompagnata da ulteriori azioni concrete”, scrive in una nota il presidente del Comitato sulla Sicurezza della Zona 167 Giuseppe Di Bari.
“È con rammarico che constatiamo come questa misura sembri più una risposta di facciata, un tentativo di placare temporaneamente le legittime preoccupazioni dei residenti, piuttosto che una soluzione strutturale e duratura. Pertanto se la sicurezza dei cittadini è realmente una priorità di chi amministra non possiamo esimerci dal chiedere con forza l’apertura di un tavolo di discussione con l’Amministrazione Comunale e la Prefettura, volto alla realizzazione dell’esistente protocollo d’intesa, firmato dall’allora Commissario Alecci e il Prefetto Valiante, relativo al Controllo di Vicinato. Solo attraverso un dialogo costruttivo e la collaborazione attiva delle autorità, potremo sperare in un miglioramento tangibile della sicurezza nella nostra zona.
Invitiamo pertanto le istituzioni a dimostrare un reale interesse per il benessere dei cittadini, andando oltre le mere apparenze e affrontando le problematiche con l’impegno e la serietà che la situazione richiede. La sicurezza non può essere garantita solo da occhi elettronici: è necessario un impegno umano e una presenza attiva sul territorio.
In attesa di un riscontro positivo e di azioni concrete, continueremo a vigilare e a fare sentire la nostra voce libera, affinché la Zona 167 possa essere finalmente un luogo sicuro e vivibile per tutti”, conclude.