Droga e cellulari nascosti negli indumenti intimi dei parenti in visita ai detenuti e negli sgabelli, ma anche marijuana e hashish lanciati dall’esterno oltre il muro di cinta. E’ quello che negli ultimi giorni gli agenti del settore colloqui del penitenziario di Trani hanno scoperto e sequestrato. “Per i lavoratori della Polizia penitenziaria di Trani e della regione non esiste 1° maggio, 25 aprile od altro, poiché non ci si può permettere la minima distrazione, in quanto i detenuti avendo capito le gravi difficoltà operative in cui si trova il carcere a causa della grave carenza organica, cercano d sfruttare questa situazione a loro vantaggio – denuncia il segretario nazionale del Sappe, Federico Pilagatti – “Da tempo il Sappe, sindacato autonomo Polizia penitenziaria, oltre che denunciare la grave carenza organica ed il non più accettabile sovraffollamento di detenuti, lamenta la mancata disponibilità di strumenti idonei a bloccare l’uso dei cellulari con onde radio di disturbo sulla stessa frequenza che usano i telefonini”.
“Vorremmo capire il perché lo Stato non si vuole riappropriare della gestione delle carceri lasciandole in mano ai delinquenti che fanno quello che vogliono – aggiunge Pilagatti – Ci aspettavano dal Presidente del Consiglio Meloni, dopo il suo discorso di insediamento, un cambiamento che purtroppo non c’è stato”. E conclude: “Nessuno provi a scaricare le colpe sugli agenti. Se qualcuno lo farà, andremo sulle barricate”.