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Trani incontro con gli studenti sul progetto “Metti in scena la legalità”

Presso il Liceo “De Sanctis” di Trani il dirigente del Commissariato, Claudio Spadaro e l’Ispettore Persia, referente per le indagini sul codice rosso hanno partecipato ad un incontro inerente la legalità e la e la violenza di genere

Nei giorni scorsi, presso il Liceo “De Sanctis” di Trani, nell’ambito del progetto “Metti in scena la legalità”, organizzato dal suddetto istituto scolastico e l’associazione “Agape”, il dirigente del Commissariato, Claudio Spadaro e l’Ispettore Persia, referente per le indagini sul codice rosso hanno partecipato ad un incontro con gli studenti, inerente la legalità e la violenza di genere.

Nel corso dell’iniziativa, il dirigente del Commissariato, ha, dapprima, illustrato quali sono le funzioni della Polizia di Stato spiegando il significato dell’art. 24 della Legge di Riforma nr. 121 del 1981, secondo il quale “la Polizia di Stato esercita le proprie funzioni al servizio dei cittadini e delle istituzioni democratiche, sollecitandone la collaborazione”. Quindi, ha sottolineato che per combattere il fenomeno della violenza di genere non si deve puntare solo all’attività di repressione – quando oramai cioè è troppo tardi – bensì agire prima della soglia di pericolo a cui la vittima è esposta. Ciò sul presupposto che il femminicidio non è un fatto improvviso ed isolato ma l’atto finale di una pregressa e progressiva scia di condotte subite dalla vittima che spesso si concludono in modo tragico con l’uccisione della stessa.

Da qui l’importanza di agire in tempo, intervenire prima, quando si manifestano quei segnali comportamentali (violenze psicologiche quali indifferenza, ricatto, umiliazione, gelosia, manipolazione – e/o economiche) che fungono da campanello d’allarme, comportamenti accompagnati da forme di aggressione fisica che hanno l’epilogo finale nella uccisione della moglie, fidanzata o compagna.

L’Ispettore Persia, inoltre ha sottolineato l’importanza di parlare, discuterne, dialogare all’interno della famiglia, con gli insegnanti, con un amico e con la polizia appunto. È fondamentale quindi fare rete: famiglia, scuola, forze dell’ordine, servizi sociali, centri anti violenza e studenti stessi che devono partecipare a questa rete di sicurezza per tentare di rompere questo muro di omertà che vede ancora oggi molte donne non denunciare.

Ai ragazzi sono stati distribuiti alcuni opuscoli della Polizia di Stato che rientrano nel progetto “questo non è amore”, in cui vengono sintetizzati il significato del fenomeno inerente la violenza di genere e quali sono gli interventi.

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