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Trani, videochiamata da Papa Francesco a un 16enne paziente oncologico

Grande commozione per il gesto del Pontefice

Il cellulare squilla ma Saverio, 16 anni, ha la suoneria silenziosa perché sta dando ripetizioni di matematica a una sua amica; chi chiama però riprova, stavolta al telefono di sua madre, Valentina. Che, vedendo comparire un numero sconosciuto, è titubante. Quando risponde, il dubbio diventa incredulità: dall’altra parte c’è Papa Francesco.

Una storia di forza e di speranza che arriva da Trani. Saverio è un adolescente costretto da alcuni mesi a confrontarsi con la dura realtà di una malattia oncologica. Insieme alla sua famiglia, è un assiduo frequentatore della parrocchia degli Angeli Custodi e così nel periodo natalizio i due parroci, don Vincenzo e don Dino, scrivono a Papa Francesco: “Padre Santo, siamo due presbiteri della Diocesi di Trani – Barletta – Bisceglie, ci permettiamo, con umiltà e con il cuore colmo di fiducia, di scriverLe questa lettera per portarLe la storia di un giovane che, sta affrontando una malattia impegnativa. Saverio è un ragazzo di appena sedici anni, la cui vita è stata segnata da una croce molto pesante: una malattia oncologica. Nonostante la sofferenza che affronta ogni giorno, Saverio mostra una forza interiore e una serenità che sorprendono chiunque lo incontri”. […] “Come presbiteri, ci sentiamo chiamati ad essere vicino a lui in questa prova, ma sappiamo che il Suo gesto paterno potrebbe portare a Saverio una gioia che non si può descrivere a parole, come un raggio di luce nelle sue ore più buie. Sarebbe un dono immenso per lui sapere che il papà della Chiesa prega per lui e lo accompagna spiritualmente”. Parole che, tra le migliaia di lettere che giungono ogni giorno da tutto il mondo, hanno commosso il Pontefice, che si è collegato in videochiamata con Saverio e i suoi genitori.

Mamma Valentina, in lacrime, ha accolto con immensa emozione la promessa delle preghiere di Papa Francesco per Saverio e il desiderio di un incontro in futuro. “La nostra è stata una pazzia – ammette don Enzo – ma la risposta del Pontefice è un incoraggiamento per tanti ragazzi e bambini che vivono situazioni analoghe a quella di Saverio, che sono davvero difficili”.

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