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Traumi stradali

Gli incidenti stradali, secondo la fonte dell’OMS causano, ogni anno, la morte di più di 5 milioni di persone in tutto il mondo. Il 9% della mortalità globale è, infatti, attribuibile agli infortuni, quasi 1,7 volte il numero di vittime causate da HIV/AIDS, tubercolosi, e malaria complessivamente. Sempre secondo le ultime pubblicazioni dell’OMS, ogni anno, in tutto il mondo sono 1,35 milioni le persone che muoiono a causa di un incidente stradale (circa 3.700 ogni giorno) e circa 50 milioni quelle che rimangono ferite o invalide ogni anno. Più di un quarto delle vittime e dei feriti sono pedoni e ciclisti.

Gli incidenti stradali sono oggi la principale causa di morte per bambini e giovani adulti di età compresa tra 5-29 anni. Guardando i dati del primo semestre del 2022, quindi gennaio-giugno 2022, si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%). I feriti gravi, nel 2021, rappresentano circa l’8% del totale dei feriti nel complesso rilevati dalle forze dell’ordine. Ingente anche il numero di coloro che restano disabili a seguito di incidenti stradali: si registra 150 mila casi l’anno di invalidità permanenti, di cui 20 mila gravi (tetraplegie, paraplegie, perdita di arti). Come si evince da questi dati il problema incidenti stradali è una piaga della società, non solo per il numero di vittime, anche molto giovani, ma per il numero di soggetti che rimangono gravemente feriti con deficit permanenti che vanno dalla disabilità alla perdita di un arto, fino alle paralisi complete.

La maggior parte dei traumi possono essere divisi in traumi chiusi o penetranti.

Il trauma chiuso è conseguenza di un forte impatto, per es. un calcio, incidente automobilistico, colpo con un oggetto, una caduta o un’esplosione; una lesione penetrante prevede che si crei una breccia cutanea tramite un oggetto, per es. proiettili, coltello, vetri rotti, schegge da esplosione. Altri tipi di lesioni comprendono le ustioni termiche e chimiche, l’inalazione o l’ingestione di sostanze tossiche e le lesioni da radiazioni. Per definizione, tutte le lesioni causano un danno tissutale diretto, la cui natura ed estensione dipendono dalla sede anatomica, dal meccanismo e dall’intensità del trauma. Una grave lesione tissutale diretta a organi vitali (p. es., cuore, cervello, midollo spinale) è responsabile della maggior parte delle morti traumatiche immediate. Inoltre, i pazienti che sopravvivono alla lesione iniziale possono sviluppare successivamente lesioni indirette nel breve a corto termine.

La rottura dei vasi sanguigni provoca un’emorragia, che può essere esterna (e quindi visibile) o interna, confinata all’interno di un organo come nel caso di una contusione o di un ematoma, o come nel caso di un’emorragia libera in una cavità corporea (p. es., torace, cavità peritoneale). L’ emorragie di entità modesta sono ben tollerate dalla maggior parte dei pazienti. Le emorragie più importanti provocano la riduzione progressiva della pressione arteriosa e della perfusione degli organi, causando disfunzione cellulare, insufficienza di vari organi e, infine, il decesso. Lo shock emorragico e la lesione celebrale causano la maggior parte delle morti a breve termine (ossia, nell’arco di alcune ore) e l’insufficienza multiorgano dovuta a shock prolungato causa molte delle morti a medio termine (ossia, nei primi 14 giorni).

Ulteriori decessi a medio termine derivano dalle infezioni per rottura delle normali barriere anatomiche e per le alterazioni del sistema immunitario. Com’è evidente, le lesioni fisiche da trauma sono vastissime, si passa da lesioni meno gravi come il colpo di frusta a quelle più gravi come le lesioni midollari o i traumi cranici; senza contare le innumerevoli persone affette da disturbo post traumatico da stress in seguito ad incidente stradale.

Gli automobilisti o gli occupanti del veicolo presentano traumi diretti, causati dai sistemi di contenimento, e indiretti causati dall’impatto. Si, le cinture di sicurezza o gli airbag possono causare danni, ma il loro uso riduce sensibilmente il rischio di lesioni potenzialmente mortali. Causano lesioni minori, p. es. fratture costali, abrasioni, contusioni o lesioni oculari da esplosione di airbag; sono multiple e disseminate ma sicuramente meno gravi. Come già evidenziato molti tra i decessi avvengono tra i motociclisti e i pedoni. L’uso del casco, non è solo un obbligo di legge, ma una protezione salvavita; si stima che riduce il rischio e la gravità degli incidenti di oltre il 70% e la probabilità di morire del 40%.

Indipendentemente da dove andiate o da quanta fretta abbiate, è perentorio rispettare tutte le regole del codice stradale… un attimo di distrazione può costar cara la vita, vostra e degli altri.

Con affetto

Francesca Palmitessa

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