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Truffa agli anziani, campagna di sensibilizzazione e i consigli dell’Arma

In numerosi si fingono Carabinieri chiedendo soldi o oggetti di valore ma i Carabinieri non chiedono denaro o altri beni

L’Arma dei carabinieri sta sensibilizzando in maniera sempre più ferma e decisa tutti i cittadini ad avere una maggiore consapevolezza delle modalità con cui operano i truffatori per non divenirne vittime.

A farne le spese, infatti, sono per la maggior parte dei casi gli anziani, persone fragili e a volte sole. Essere vittima di una truffa comporta conseguenze negative non solo economiche ma soprattutto di tipo psicologico, in quanto si ingenera spesso un senso di colpa per essere stati raggirati senza avere avuto la capacità di evitarlo.

Il grande attore Lino Banfi, nativo di Canosa di Puglia, rivestendo il ruolo importante di “Nonno d’Italia” ha contribuito insieme all’Arma dei Carabinieri a sensibilizzare maggiormente i cittadini sulla tematica delicata delle truffe agli anziani, ma – alla luce degli ultimi episodi, dai quali si registra inevitabilmente un incremento dell’odioso fenomeno –  occorre ribadire alcuni aspetti per non cadere vittime dei raggiri, prendendo delle semplici ma validissime precauzioni.

Seguite i nostri consigli!

Possiamo classificare le truffe in tre macro aree: truffe domestiche, truffe fuori casa e truffe sul WEB.

La prima tipologia si puo presentare sotto forma dei seguenti casi:

  1. TRUFFA DEI FINTI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE

    Una telefonata di un finto appartenente alle Forze dell’Ordine o di un finto avvocato fa credere alla vittima che un proprio parente sia rimasto coinvolto in un incidente stradale o che sia stato arrestato. Alla vittima verrà richiesta una somma di denaro a titolo di corrispettivo per fornire assistenza sanitaria o legale alla persona cara in difficoltà. Se la persona truffata accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un assistente o un Carabiniere in borghese si recherà presso l’abitazione per ritirare il denaro contante.

  2. CONSIGLI:
  1. Diffida delle apparenze;
  2. Non aprire mai la porta agli sconosciuti;
  3. Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!
  4. Ricorda che le Forze dell’Ordine non cigiedono mai denaro per assistere i cittadini!

2. TRUFFA DEL FINTO NIPOTE

I truffatori chiamano la vittima al telefono, iniziando la conversazione con frasi trabocchetto come “Indovina un po’ chi parla!” o “Zia/o, ti ricordi di me?”. In questo modo cercano di cogliere il nome di un parente o di un conoscente. Fingendo di essere questa persona, raccontano di aver urgente bisogno di denaro per gravi motivi, ma che non sono in grado di passare a ritirare i soldi. Se la vittima accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un amico si recherà presso l’abitazione a ritirare la somma o invita la vittima a fare un bonifico sul proprio conto.

CONSIGLI:

  1. Diffida delle apparenze;
  2. Non aprire mai la porta agli sconosciuti;
  3. Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!
  4. Ricorda che le Forze dell’Ordine non cigiedono mai denaro per assistere i cittadini!
  5. Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il numero di emergenza 112 o un parente.

3. TRUFFA DI FINTI RAPPRESENTANTI DI COMPAGNIE DI FORNITURA

Il truffatore si presenta a casa della vittima spacciandosi per rappresentante di una compagnia fornitrice di servizi (acqua, luce o gas), informando la vittima di nuove e più vantaggiose condizioni contrattuali. Con questo stratagemma, il malintenzionato ottiene la fiducia della vittima per raccoglierne i dati, successivamente utilizzati per aprire nuovi contratti a suo nome ma senza il suo consenso.

CONSIGLI:

  1. Diffida delle apparenze;
  2. Non aprire mai la porta agli sconosciuti;
  3. Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!
  4. Contatta la compagnia di fornitura ai numeri di telefono presenti sulle bollette (non chiamare utenze telefoniche fornite dallo sconosciuto alla porta);
  5. Non firmare nulla e chiedi sempre consiglio a persone di fiducia più esperte.

4. FINTI TECNICI COMPAGNIE DI FORNITURA (Truffa del congelatore)

I truffatori, travestiti da tecnici dell’acqua o del gas, si presentano alla porta della vittima riferendo che in casa c’è un grave problema da risolvere immediatamente. Sfruttando l’ansia e la preoccupazione della vittima, i truffatori la invitano a proteggere i propri beni preziosi da potenziali fughe di gas o altre minacce, mettendoli al sicuro in un sacchetto all’interno del congelatore, che poi abilmente sottraggono.

CONSIGLI:

  1. a) Diffida delle apparenze;
  2. Non aprire mai la porta agli sconosciuti;
  3. Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!
  4. Contatta la compagnia di fornitura;
  5. Se hai fatto entrare sconosciuti in casa, non farti distrarre e senza perdere la calma, invitali con decisione ad uscire;
  6. Ricorda che nessun ente o società manda i propri dipendenti in visita a domicilio per riscuotere pagamneti;
  7. Tutte le aziende di servizi (gas, luce, acqua e telefono) annunciano sempre il loro arrivo con avvisi al condominio, comunicati molto tempo prima.

5. TRUFFA DEL CALL CENTER

Il truffatore contatta telefonicamente la vittima, spacciandosi per un call center. Il finto operatore fa domande banali per indurre la vittima a rispondere con un “sì”, che verrà poi estrapolato e utilizzato come forma di assenso per l’attivazione di un nuovo contratto di fornitura.

La vittima si accorge della truffa al momento della ricezione della prima bolletta.

CONSIGLI:

  1. Diffida delle apparenze;
  2. Se non si comprende l’identità della persona chiamante, dovete fare domande ed evitare di rispondere fornendo i propri dati personali;
  3. In caso di contratto o attivazione non richiesti, inviare un reclamo scritto al fornitore con raccomandata A/R o pec;
  4. Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il parente che sostiene di avervi contattato, per verificare che lo abbia effettivamente fatto o il numero 112.

 6. TRUFFA DELLA FALSIFICAZIONE DELL’IDENTITÀ (cd. “spoofing”)

Il truffatore contatta la vittima attraverso un finto call center utilizzando, grazie ad appositi programmi informatici, numeri di telefono corrispondenti ai numeri verdi degli istituti bancari. Carpita la fiducia della vittima e ottenute le credenziali di accesso al conto corrente, procede a spostare il denaro su appositi conti dotati di carte virtuali.
CONSIGLI:

  1. Non condividere telefonicamente i dati personali né quelli di accesso al conto corrente;
  2. Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il numero di emergenza 112.

Per tutte le forme di truffa più frequentemente messe in atto ci teniamo a ricordare a tutti e soprattutto alle potenziali vitttime che i Carabinieri non chiedono soldi e coordinate bancarie e non vengono a casa o telefonano per farlo. Desideriamo fortemente ricordare a tutti di non fornire dati bancari o consegnare denaro ed altri oggetti personali di valore a chi si spaccia per Carabiniere o comunque quando non si è certi dell’identità dell’interlocutore o non si ha una ragione valida e nota per farlo!

In ogni caso, vi invitiamo a chiamare senza esitazione il numero di emergenza 112!

Per qualsiasi delucidazione e consiglio le caserme dei carabinieri sono aperte 24 h su 24 h e sono a disposizione di tutti i cittadini.

Vi invitiamo a consultare il sito Contro le Truffe (carabinieri.it)

https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe#forze-dell-ordine

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