Dopo l’inaugurazione della nuova sede dell’Archivio di Stato di Barletta avvenuta nel primo pomeriggio di ieri e la visita alla sede omonima di Trani, la giornata di ieri del Ministro della Cultura Alessandro Giuli si è conclusa, nel tardo pomeriggio, con l’inaugurazione della mostra “Ricerca e Tutela nella Pinacoteca Giuseppe De Nittis. Scoperte e Prospettive” a Palazzo della Marra. Il vernissage è stato un’ulteriore occasione per ascoltare le impressioni del Ministro sull’allestimento, “Un’impressione molto positiva. Credo sia una mostra straordinaria dal punto di vista della ricerca, perché fa emergere aspetti meno noti di De Nittis. L’allestimento è molto ricco, ma al tempo stesso profondo, e l’impressione che se ne ricava è quella di una mostra riuscita. Si esce con uno stato d’animo speciale e con nuove conoscenze su De Nittis, aspetti che forse prima non erano così noti.”
La mostra, infatti, nasce dalla sinergia tra la Soprintendenza e la Pinacoteca Giuseppe De Nittis di Barletta, con l’obiettivo di approfondire lo studio della collezione dell’artista per garantirne tutela e valorizzazione. Il progetto, più scientifico che artistico, ha permesso di rivelare nuovi aspetti e spunti di riflessione, partendo delle opere più intime di De Nittis, quelle che la moglie Léontine scelse di conservare e donare poi alla sua città natale.
Questa collaborazione ha portato al restauro di due dipinti della Pinacoteca – Procella e Natura morta – a cura dell’Istituto Centrale per il Restauro. Il lavoro ha stimolato nuove ricerche documentarie condotte dalla Soprintendenza BAT e Foggia e un confronto con altre undici opere, tra cui due provenienti dalla Pinacoteca Metropolitana di Bari. Indagini scientifiche condotte dall’Università di Bari hanno inoltre fornito dati inediti sulla tecnica pittorica di De Nittis. La mostra si propone così di celebrare l’originalità e l’eccellenza dell’artista.
A proposito della sinergia con la Pinacoteca Metropolitana di Bari il Ministro si è espresso così “siamo in un momento di grande collaborazione tra le istituzioni culturali, ed è fondamentale che, a livello regionale, si dialoghi tra città grandi e meno grandi, accomunate da patrimoni storici e raccolte comuni. Valorizzarli insieme è la strada giusta. È molto bello accedere a una mostra in cui i prestiti appartengono a città gemelle e amiche: è un modello da seguire.”
Dal suo insediamento, quella di questi giorni è la seconda visita di Giuli alla nostra città, “una città viva, ben amministrata e con un’intensa attività culturale. Questa è la mia seconda visita, ma sicuramente non sarà l’ultima. Riesce sempre a stupire, ed è questa una delle sue grandi qualità, come del resto tutta la Puglia.”
Con queste parole il Ministro si è congedato, in attesa di visitare, nella mattinata di oggi 1° aprile 2025, il sito archeologico di Canne della Battaglia.