In questo periodo di vendemmia CIA – Agricoltori italiani Puglia fa un bilancio sulla produzione dell’uva e stima che nelle campagne dell’area metropolitana di Bari e della Bat potrebbe esserci tra il 50 e il 60% il calo della produzione.
Il calo secondo gli agricoltori interessati sarebbe dovuto ai danni della peronospora ma anche da una primavera anomala caratterizzata da pioggia e freddo “sull’intera area del Barese e della Bat si sono abbattuti 2 tornado e 8 bombe d’acqua, oltre ai nubifragi che hanno investito città e campagne con allagamenti, frane e danni” affermano dalla CIA Puglia. A maggio si è toccato il picco di 16 giorni di pioggia, mentre solo nella prima metà di giugno si sono verificati 10 giorni piovosi.
A causa delle piogge alluvionali si è avuto anche uno sviluppo maggiore della peronospora “Anche laddove è stato possibile intervenire – chiariscono gli agricoltori – i trattamenti sono stati resi vani dalla incessante ricorrenza delle precipitazioni che, come già evidenziato, si sono verificate con una cadenza quasi quotidiana, con altrettante infezioni giornaliere durate quasi due mesi”.
Ad aggravare la situazione c’è l’aumento dei costi di produzione e del carburante, come sottolineato da CIA Puglia “con il consueto e insostenibile aumento del prezzo del carburante, che incide particolarmente sui costi di trasporto delle uve verso le cantine, criticità produttive che poi non vengono compensate dal riconoscimento ai produttori un prezzo giusto e adeguato. Pertanto, la campagna vitivinicola 2023 pare irrimediabilmente compromessa, sotto molteplici e differenti aspetti”
Nonostante queste difficoltà le stime sono solo approssimative, “La vendemmia – spiegano gli agricoltori – sarà caratterizzata da un mercato sostenuto e da un prodotto di buona qualità, nonostante dai primi campionamenti si rilevi una gradazione zuccherina abbastanza bassa. A tal proposito – aggiungono -, molto dipenderà dall’evoluzione delle temperature e delle precipitazioni nelle prossime settimane, che di fatto potranno incidere positivamente o meno nel definire la qualità delle produzioni vitivinicole”.