Sebbene non esista una legge italiana in materia di divieto di fumo sulle spiagge, sono sempre di più i comuni che stanno adottando provvedimenti contro il fumo di sigaretta.
Per la stagione balneare corrente, il Comune di Riccione è stato il primo fra tutti i comuni italiani ad imporre il divieto del fumo di sigaretta sulla battigia.
“Questa scelta va nella direzione che abbiamo intrapreso come amministrazione, che è quella della sostenibilità ambientale, di mantenere l’arenile nelle condizioni ambientali giuste e necessarie. Sotto gli ombrelloni ci sono i posaceneri, ma chi passeggia sulla battigia a volte getta le cicche delle sigarette in acqua“, ha dichiarato il sindaco Daniela Angelini, come riportato da Tgcom24.
Perché il Comune di Riccione ha potuto autodeterminarsi, senza aspettare le determinazioni del Governo??
L’articolo 114 della Costituzione disciplina le autonomie locali, disponendo che: “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.
Si spera che tanti altri Comuni italiani adottino provvedimenti di questa natura, perché servono dai 10 ai 30 anni per smaltire un mozzicone di sigaretta, senza contare che, se abbandonato, questo può dare origine a piccoli frammenti che si disperdono nell’ambiente: una miriade di microplastiche che confluiscono nei mari, dove possono essere ingerite dai pesci, e arrivare quindi sulle nostre tavole.
avv. Lucia Lonigro