La conferma è arrivata ieri, 23 luglio, dal laboratorio di riferimento regionale diretto dalla professoressa Maria Chironna: a Taranto è stato individuato un caso di infezione di encefalite da West Nile Virus. Si tratta di una donna tarantina, di 76 anni, ricoverata nel reparto di Malattie infettive e tropicali all’ospedale ‘Moscati’ dalla scorsa settimana.
L’anziana si è recata in ospedale con febbre, tremori e stato confusionale; qui gli accertamenti eseguiti hanno condotto alla diagnosi di encefalite virale.
La West Nile Disease è una malattia infettiva virale trasmessa attraverso la puntura di una zanzara infetta, per cui non vi è contagio da uomo a uomo. Nella maggior parte dei casi il virus West Nile non dà sintomi ma nel 10-20% dei casi, entro 3-15 giorni dalla puntura della zanzara infetta, si possono manifestare sintomi aspecifici tra cui febbre, cefalea, dolori muscolari, linfonodi ingrossati ed eruzioni cutanee.
Negli anziani e nelle persone già debilitate la sintomatologia può essere più grave (encefalite, meningite), con rischio elevato di mortalità.
La Asl di Taranto consiglia di proteggersi con prodotti repellenti, indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, usare le zanzariere; cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori, evitando l’acqua stagnante.