Agli eventi del Centro Studi Barletta in Rosa A.P.S. bisogna riconoscere, tra gli altri, il merito di offrire sempre eventi strutturati, in cui il filo conduttore si esplicita attraverso collegamenti mai banali e delegando ogni momento a personalità eccellenti. “La filosofia e i dipinti dell’anima” svoltosi ieri nel tardo pomeriggio presso la Chiesa di San Michele in via Cialdini, non è stato da meno, e la grande presenza di pubblico ha confermato il desiderio palpabile che c’è di cultura di qualità nella nostra città.
Momento centrale di questo evento è stata la lectio magistralis tenuta dal professor Paolo Vitali sull’affresco “La scuola di Atene” di Raffaello, ma l’approfondimento del professore è stato anche una scusa per condividere con i presenti una riflessione più ampia, sull’attualità dello studio della filosofia, del quale hanno ben parlato in apertura l’assessore Oronzo Cilli e Rosa Maria Convertini, titolare della scuola di yoga Piccolo Loto e studiosa di filosofia e sull’importanza di fare mediazione culturale museale con criterio, come ha spiegato Rosa Anna Delvecchio, mediatrice museale.
Come ha sottolineato l’assessore Cilli, l’evento si inserisce bene in prospettiva del G7 della Filosofia che si terrà a Barletta alla fine del maggio prossimo, e che offre lo spunto per una riflessione più ampia, sull’importanza della condivisione del pensiero, del dibattito, del confronto attivo. Per tenere allenata la mente e non smettere mai di esercitare il pensiero critico.
Pensiero critico che in un certo senso è il filo conduttore invisibile dell’evento, partendo dal quadro nel quale è raffigurata, con tutta la sua intricata iconografia, proprio la Scuola di Atene, luogo emblematico dell’esercizio del pensiero critico, passando per la filosofia, che è per sua natura l’esercizio del pensiero attraverso la curiosità della ragione verso tutti gli aspetti della vita, e il concetto stesso di museo, che deriva dal greco Mūseóon: luogo sacro delle Muse, protettrici delle arti. Un filo rosso che ci riporta, chiudendo il cerchio, proprio all’affresco di Raffaello, in cui il luogo simbolo della filosofia si popola di rappresentanti di tutte le arti.
Ed eccola la sapienza di Mariagrazia Vitobello e di tutte le persone e associazioni con cui collabora per l’organizzazione dei suoi eventi (Centro Yoga Piccolo Loto e FI.DI.PA. in questo caso), la capacità innata di prendere per mano il pubblico e guidarlo in percorsi che spesso sorprendono nel momento in cui si compiono, per complessità e facilità di fruizione al tempo stesso.
Impossibile non dedicare due parole al professor Vitali, mente brillantissima che tiene banco per un’ora e mezza parlando a braccio, senza microfono, regalando ai presenti una lezione accademica come solo i divulgatori di esperienza sanno fare. Farcendo la didascalia della storia dell’arte con tutti gli aneddoti, i dettagli, le nozioni storiche che rendono ogni opera d’arte non solo arte figurativa ma una vera e propria istantanea del momento in cui ha visto la luce.